11/02/2021

Amazon: “Con le istituzioni un fronte comune per il bene delle nostre comunità”

La posizione delle Organizzazioni Sindacali sul progetto del polo logistico a Roncade e a Casale

 

Se da un lato c’è la necessità di trovare strumenti normativi, in particolare di livello regionale, per fermare il continuo sfruttamento di suolo e varare una stagione di riqualificazione e rigenerazione, dall’altro il nuovo polo logistico nei territori comunali di Roncade e di Casale sul Sile vedrà la nascita, solo per l’insediamento Amazon, di oltre 200 nuovi posti di lavoro, con punte stagionali che potranno raggiungere anche i 500 occupati. Questa è in sintesi il quadro dentro al quale i Sindacati Confederali di CGIL, CISL e UIL territoriali e le Amministrazioni Comunali coinvolte si sono confrontati nel corso di quest’ultima settimana.

“La questione del lavoro è al pari della salvaguardia ambientale, ma pare che la destinazione d’uso di quell’area non impedisca l’edificazione del polo logistico. Per questa ragione – secondo i Sindacati – è necessario che la Regione del Veneto affronti quanto prima il tema e legiferi in materia, dando ai governi locali strumenti adeguati”.

Sul tavolo del confronto dunque entrambi i punti. “Nel caso in cui il progetto si concretizzi, abbiamo chiesto ai Sindaci che si proceda, anche attraverso il loro diretto intervento, alla cosiddetta contrattazione di anticipo con le aziende, propedeutica a garantire lavoro di qualità, ma anche stabilità occupazionale nel tempo. Soprattutto in questo momento di crisi, va scongiurato il pericolo del lavoro “mordi e fuggi”, con contratti a breve termine spesso non rinnovati e un altissimo turn-over, come già visto in altre parti d’Italia dove opera Amazon. È fondamentale, infatti – sottolineano Mauro Visentin, Massimiliano Paglini e Guglielmo Pisana, rispettivamente segretari territoriali di CGIL, CISL e UIL –, che nel futuro polo logistico, definito dall’insediamento di Amazon a Roncade e dall’importante ampliamento dell’area industriale a Casale, oltre a realizzare essenziali opere di mitigazione dell’impatto ambientale, si applichi a tutti i futuri lavoratori il contratto nazionale di riferimento, facendo riferimento alla contrattazione collettiva sottoscritta dalle Organizzazioni Sindacali più rappresentative e si prevedano e assicurino tutte le tutele previste dal contratto agli addetti. Non vogliamo che nel trevigiano si autorizzi lo sfruttamento del lavoro o l’applicazione di contratti non congrui”.

“Su questo saremo sentinelle – concludono i segretari generali confederali – e su questo crediamo che anche le Amministrazioni Comunali di Roncade e di Casale sul Sile debbano farsi da garanti e attori attivi nel costituire un fronte comune che faccia gli interessi delle comunità locali”.