11/05/2021

Bar e mensa della Provincia di Treviso: tutte riassunte le lavoratrici

Cambio di appalto per il servizio di ristorazione nella sede di Sant'Artemio

 

Bar e mensa della Provincia di Treviso, tutte al lavoro le dipendenti che erano state inizialmente escluse dalla riassunzione da parte della nuova azienda affidataria dell’appalto per il servizio di ristorazione all’interno della sede provinciale di Sant’Artemio.

Dopo la protesta della scorsa settimana davanti ai cancelli di via Cal di Breda, le sei lavoratrici lunedì sono tornate al lavoro. L’incontro risolutorio fra Fisascat Cisl, dipendenti e azienda è avvenuto giovedì scorso. A far convocare le parti, su sollecitazione del sindacato, il presidente della Provincia, che ha voluto fin da subito manifestare assieme alle RSU dell'Ente la sua solidarietà alle lavoratrici.

“È stato concesso tutto ciò che il sindacato aveva chiesto - spiega Patrizia Manca, segretaria generale della Fisascat Cisl Belluno Treviso - ossia il diritto delle lavoratrici dell’appalto uscente ad essere assunte alle stesse condizioni contrattuali vigenti al momento dell’assegnazione del servizio, come previsto dal contratto nazionale dei pubblici esercizi e stabilito dalla clausola sociale volta a garantire la stabilità occupazionale dei lavoratori nei cambi di appalto, come in questo caso”.

Il precedente appalto infatti era scaduto a fine aprile e la Provincia aveva provveduto a garantire il servizio mensa e bar con un affidamento diretto a tempo determinato. Da qui il problema: l’azienda sosteneva che, trattandosi di affidamento diretto, non era obbligata ad assumere le lavoratrici. Una interpretazione errata delle normative, sottolinea Manca, che spiega: “l’affidamento diretto non è un motivo per non assumere il personale che garantisce il servizio appaltato; le regole in materia di cambio d’appalto ci sono e vanno rispettate”.

Ora la Gemeaz Elior Spa è tornata sui suoi passi e le dipendenti sono rientrate regolarmente al lavoro.