28/09/2021

Convocato per il 9/10 febbraio il terzo Congresso della Cisl territoriale

Stagione congressuale al via

Stagione congressuale al via. Si svolgerà nei giorni 9 e 10 febbraio 2022 il terzo Congresso della Cisl Belluno Treviso, convocato oggi, martedì 28 settembre, a Cison di Valmarino dal Consiglio generale, l’assemblea del gruppo dirigente dell’Unione sindacale dei territori di Treviso e Belluno. Avviato dunque il percorso che porterà all’elezione dei nuovi organismi di governo della Confederazione: il Consiglio generale e la Segreteria. Nel corso dell’assemblea odierna sono stati anche approvati i regolamenti per la gestione del Congresso e l’elezione dei delegati.

Nel regolamento votato è previsto un ampio coinvolgimento delle donne, dei giovani delegati e dei lavoratori immigrati. Il regolamento prevede infatti una presenza non inferiore al 5% di lavoratori immigrati e/o di seconda generazione in tutti i Consigli generali della Federazioni di categoria.

Allo stesso tempo, i Regolamenti congressuali delle diverse Federazioni devono prevedere una significativa presenza di delegati under 35: non meno del 10% nella maggioranza delle categorie. Fissata tra il 20 e il 30% la percentuale di rappresentanza di genere da inserire nelle liste, tenendo conto della composizione associativa delle diverse Federazioni. Ad ogni modo, al Congresso confederale nessuno dei due sessi potrà essere rappresentato al di sotto del 30% dei candidati e del 30% degli eletti.

Il percorso delineato prenderà avvio con le assemblee degli iscritti nei posti di lavoro e nelle leghe dei pensionati, che si svolgeranno entro il 15 novembre. Entro il 20 dicembre saranno convocati i Congressi delle Federazioni di categoria, mentre il 9 e 10 febbraio si svolgerà il Congresso confederale. Complessivamente i delegati che parteciperanno alle assise congressuali saranno circa 280 in rappresentanza di più di 92mila iscritti.

“L’appuntamento congressuale - afferma il Segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini - è il momento più alto di esercizio della democrazia per il Sindacato e sarà anche una grande occasione per parlare con la base e per costruire assieme ai lavoratori e ai pensionati, agli immigrati e ai giovani le future tutele e per difendere i diritti costruiti in 70 anni di lotta sindacale. Sarà anche l’occasione per riaffermare i valori fondativi della Cisl, tra cui la solidarietà intergenerazionale, l’inclusione e la lotta allo sfruttamento e alla emarginazione sociale. Il post pandemia ci consegna una società fragile e lacerata che richiederà uno sforzo aggiuntivo per ricostruire la coesione sociale che è fondamentale per una crescita equilibrata e distributiva del nostro Paese e delle nostre province”.

“Stiamo vivendo un’epoca di grande incertezza e complessità - aggiunge il segretario generale della Cisl del Veneto Gianfranco Refosco -, in un passaggio d’epoca, in cui è fondamentale avere una visione strategica. In questo contesto avviamo la fase congressuale, nella quale il gruppo dirigente è chiamato a interrogarsi e affrontare sfide importanti”.

All’odierno Consiglio generale è intervenuto anche il professor Antonio Calò, cittadino europeo dell’anno nel 2018 e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana per l’esempio di civiltà e generosità che ha fornito aprendo negli anni scorsi la sua casa a sei giovani profughi. “I figli venuti da lontano”, come lo stesso docente di storia e filosofia al liceo ama definire Braima, Mohamed, Saiu, Siaka, Said e Tidjani, giunti a Treviso dopo essere sbarcati a Lampedusa e accolti dalla sua famiglia. Calò, nelle scorse settimane, nel pieno della crisi in Afghanistan, ha avuto un ruolo attivo nella creazione di una rete di salvataggio che ha consentito di portare in Italia e salvare almeno quattrocento afghani fra collaboratori del nostro Paese, donne, bambini. Alla platea cislina ha raccontato la sua esperienza nell’accoglienza dei rifugiati. “Sono una persona normale - ha detto il professore -. La scelta di aprire la propria porta non può essere una cosa eccezionale, ma normale. La parola-chiave è accoglienza, l’esperienza che ho fatto mi ha cambiato ed è stata bellissima. Nell’accoglienza la persona va accompagnata”.

L’intervento di Calò è stato preceduto dalle parole di Giancarlo Pederzolli, referente del neonato coordinamento veneto dell’Iscos, ong della Cisl che da quasi 40 anni si occupa di cooperazione internazionale. In particolare, il comitato regionale di Iscos fornisce aiuto ai migranti della rotta balcanica. “Europa dovrebbe essere il faro dei diritti nel mondo - ha spiegato Pederzolli al Consiglio generale - invece quello che abbiamo visto e che continuiamo a vedere lungo la rotta balcanica è allucinante”.

Il segretario confederale della Cisl nazionale Giulio Romani, esperto di politiche fiscali, ha concluso i lavori, con un intervento che ha toccato tutti i temi più dibattuti di questi mesi, dal salario minimo al Green pass, dalla contrattazione al Pnnr. In particolare, sulle politiche salariali, si è espresso contro il salario minimo, definito come “un’alternativa alla contrattazione, il che vuol dire rinunciare a tutte le voci che in una contrattazione definiscono il salario”. “È la contrattazione che trascina in alto i salari bassi, ma se si blocca la contrattazione con il salario minimo, l’effetto sarà quello della compressione verso il basso”, ha detto Romani, che ha spiegato come vada velocemente fatto partire il Pnnr e i suoi investimenti, ma anche i meccanismi per il recupero dell’inflazione e la lotta all’evasione fiscale con il “ripristino della cultura della legalità”.