5/11/2021

Ancora una morte sul lavoro, Paglini: “Basta, questo scempio deve finire”

Tragedia in una cantina di Vidor, operaio 43enne muore folgorato

 

Un altro lavoratore uscito di casa la mattina e mai più tornato, un’altra vita spezzata sul lavoro. “Basta - commenta il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini -, deve finire questo scempio sociale e umano che distrugge vite di lavoratori e devasta il futuro dei loro figli, trasformando il lavoro in uno strumento di morte anziché di elevazione umana e sociale”. Immediata la reazione del leader della Cisl territoriale di fronte all’ennesima vittima di un infortunio sul lavoro, l’operaio 43enne morto fulminato nel pomeriggio di oggi, venerdì 5 novembre, in un’azienda vinicola di Vidor.

“Il mese scorso come Cgil, Cisl e Uil abbiamo presentato unitariamente allo Spisal e alla Ulss2 una piattaforma con delle linee guida per rendere realmente efficaci le azioni di controllo dello Spisal e potenziare gli organici, e una richiesta di avvio di un confronto urgente sul tema, ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta”, attacca Paglini. “Qui bisogna capirsi - afferma -: quella degli infortuni sul lavoro è una vera e propria emergenza, non c’è più tempo da perdere, si deve agire subito, e ognuno deve fare la propria parte, perché la ripresa dell’economia e delle attività non può coincidere con questa ecatombe. Controlli, formazione, investimenti sono improcrastinabili per provare a invertire un trend che sta trasformando i luoghi di lavoro in cimiteri di guerra”.