15/03/2022

Diab di Longarone annuncia 185 esuberi

8 ore di sciopero, presidio e assemblee venerdì 18 per dire no ai licenziamenti


Otto ore di sciopero venerdì 18 marzo, presidio e assemblee davanti ai cancelli della fabbrica dalle 9.30 alle 11.30 per dire no ai 185 esuberi (su 250 dipendenti) annunciati lunedì dalla direzione aziendale della Diab di Longarone. Una notizia drammatica comunicata dalla proprietà svedese della storica azienda del settore della gommaplastica alle organizzazioni sindacali durante un incontro. L’azienda intenderebbe chiudere una pressa che produce pannelli in PVC e le lavorazioni correlate a causa del rallentamento del mercato di questo prodotto, ormai superato dal più performante e sostenibile PET.

“Invitiamo tutte le lavoratrici, i lavoratori ma anche cittadini e istituzioni a partecipare numerosi al presidio di venerdì”, afferma Bruno Deola della Femca Cisl Belluno Treviso, per il quale “la decisione dell’azienda è del tutto irricevibile”.

“Licenziare 185 dipendenti su 250 significa chiudere l’azienda - spiega Deola -. È inaccettabile una dichiarazione di esuberi così consistente senza aver presentato un piano industriale che possa prevedere delle attività produttive alternative utili all’assorbimento degli esuberi dichiarati”.

Deola esprime preoccupazione anche per la tenuta produttiva dello stabilimento, “perché con la sola attività di produzione di pannelli in PET i costi della struttura potrebbero non consentire una marginalità utile a proseguire con tale produzione”.

Le organizzazioni sindacali hanno già informato il tavolo di crisi della Regione Veneto della situazione dello stabilimento Diab di Longarone, chiedendo una convocazione delle parti in tempi brevi, “per cercare di convincere la multinazionale svedese - conclude il sindacalista della Femca Cisl - a rivedere la posizione rispetto al futuro di questo importante e storico stabilimento”.