20/10/2011

Dossier Cisl sui tagli ai poliambulatori del Quartier del Piave: richiesta di incontro urgente

Dossier Cisl sui tagli ai poliambulatori del Quartier del Piave

I sindacati chiedono un incontro urgente al direttore generale della Usl 7

Treviso - Servizi chiusi e ambulatori sempre più part time, cittadini costretti ad andare a Conegliano o Vittorio Veneto per una visita dall'otorino, la lettura dell'elettrocardiogramma o una visita ginecologica. E' quanto emerge dal dossier realizzato dalla Cisl di Treviso sui servizi territoriali del distretto nord - Pieve di Soligo della Usl 7. L'analisi, voluta dalla segreteria trevigiana della Cisl sulla scorta delle numerose segnalazioni da parte di cittadini in merito alla dismissione di servizi, descrive minuziosamente la progressiva riduzione dei servizi erogati nei poliambulatori del Quartier del Piave: date, orari, chiusure, dal 2004 ad oggi. L'ha realizzata Aldo Lorenzon, sindacalista della Cisl Funzione Pubblica, che ha messo insieme i dati relativi agli ultimi sette anni. "Questa verifica - afferma Cinzia Bonan della segreteria Cisl di Treviso - conferma le tante segnalazioni che in questo periodo ci sono state fatte da operatori, da nostri associati e da molti cittadini della zona fortemente preoccupati: molti servizi nei poliambulatori del Quartier del Piave, soprattutto negli ultimi quattro anni, sono stati o dismessi o ridimensionati".

Per questo, le segreterie territoriali di Cisl, Cgil e Uil, unitamente alle segreterie delle categorie dei Pensionati e della Funzione Pubblica hanno inviato oggi, giovedì 20 ottobre, al direttore generale della Usl 7 e ai sindaci degli otto Comuni del Quartier del Piave una lettera avente per oggetto la richiesta di un incontro urgente per avere chiarimenti sulla situazione e sulle prospettive dell'azienda sociosanitaria rispetto alla destinazione degli ambulatori in relazione ai bisogni della popolazione. "Nell'accordo dello scorso febbraio fra Usl 7 e sindaci della zona - spiega Aldo Lorenzon della Fp Cisl - si fa riferimento più alle strutture che ai servizi: noi chiediamo che all'interno delle sedi ci siano servizi erogati coerentemente con i bisogni della popolazione". "Finora - aggiunge Bonan - non abbiamo ricevuto risposte chiare ed esaustive da parte della direzione generale, che giustifica genericamente le dismissioni con la diminuzione di richieste. Di dati, però, non ne abbiamo visti. Vorremmo capire sulla base di quali considerazioni e analisi è stata fatta questa riorganizzazione. Dal nostro punto di vista, il ridimensionamento ha come risultato immediato che le persone debbano per forza rivolgersi alle strutture di Conegliano e Vittorio Veneto".

Di esempi, nel dossier elaborato dalla Cisl, ce ne sono tanti. Nel 2007 è stato disattivato il servizio di visita cardiologica: il paziente può fare l'elettrocardiogramma a Soligo, ma poi deve andare a Conegliano per la lettura. L'ambulatorio di ginecologia è stato chiuso il 15 ottobre. L'orario di apertura dell'ambulatorio di oculistica è stato ridotto con chiusura nella giornata di venerdì. Da ottobre anche odontoiatria è stato ridotto, con disattivazione dell'apertura del giovedì e funzionamento solo al mattino. "Va ricordato che queste chiusure pomeridiane - spiega Aldo Lorenzon - creano un grosso disagio agli studenti: per una visita oculistica od odontoiatrica sono costretti ora a perdere un giorno di scuola". Disagi per i giovani, per le famiglie e anche per gli anziani, come fanno notare i Pensionati Cisl. "Oltre alle spese per i ticket sempre più elevate - fa notare la segreteria Fnp -, gli anziani del Quartier del Piave sono ora pure costretti a spostarsi, con disagi facilmente immaginabili, di venti o trenta chilometri per prestazioni ambulatoriali di cui non possono fare a meno".

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Treviso, 20 ottobre 2011

Cisl Treviso
Ufficio Stampa