24/05/2022

Delegazione della Cisl Belluno Treviso al XIX Congresso confederale nazionale

“Esserci per cambiare. Persona, lavoro, partecipazione per il futuro del Paese”. Dal 25 al 28 maggio a Roma

Il gruppo dirigente e i vertici della Cisl Belluno Treviso, in rappresentanza di 92.300 iscritti, da mercoledì pomeriggio fino a sabato 28 maggio parteciperanno a Roma al XIX Congresso Confederale della Cisl presso la Nuova Fiera di Roma. Quattro giornate di intenso dibattito sulla base del titolo scelto: “Esserci per cambiare. Persona, lavoro, partecipazione per il futuro del Paese”. Un momento di verifica politica e di rilancio programmatico ed organizzativo per la Confederazione di via Po. In platea è prevista la presenza di numerosi ministri e di leader degli schieramenti politici, ci saranno i segretari generali delle altre confederazioni sindacali, i rappresentanti delle più importanti associazioni imprenditoriali, esponenti del mondo associativo, economico, culturale ed accademico.

I lavori saranno aperti dalla relazione del segretario generale nazionale Luigi Sbarra. Giovedì l’intervento del premier Mario Draghi. Sabato le operazioni di voto per l’elezione dei nuovi organismi confederali. I lavori del congresso saranno interamente trasmessi in streaming sul sito della Cisl: www.cisl.it

“Dopo il percorso congressuale territoriale - spiega il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini - che ha visto la partecipazione di migliaia di iscritti tra lavoratori attivi e pensionati coinvolti nelle assemblee nei posti di lavoro e nel territorio, nei pre-Congressi di base, nei Congressi delle Federazioni territoriali di categoria e al Congresso confederale territoriale dello scorso febbraio, l’assise nazionale rappresenta un momento di condivisione straordinaria con i rappresentanti dei lavoratori e dei pensionati dell’intero Paese”.

A Roma infatti arriveranno mille delegati da tutta Italia in rappresentanza di 4 milioni e 76 mila iscritti Cisl.

“Viviamo un momento cruciale della storia del nostro Paese e dei nostri territori - prosegue il leader della Cisl territoriale – dopo che una pandemia devastante ha accelerato processi di cambiamento già in atto nel mondo del lavoro, nei mercati e nelle filiere produttive. A questa si è aggiunta la guerra in Ucraina, che sta pregiudicando gli equilibri socio-economici dei Paesi più sviluppati e condizionando pesantemente il resto del pianeta. L’Italia ha enormi problemi strutturali rimasti irrisolti per troppi decenni e che si sono amplificati fuori misura a seguito della pandemia e del conflitto in Ucraina: il debito pubblico enorme, le disuguaglianze sociali ed economiche tra cittadini e tra territori, l’arretratezza infrastrutturale e il declino demografico.

“Tutti temi - prosegue Paglini - che nei nostri territori di Treviso e Belluno emergono prepotentemente, accentuati dal corto circuito in atto tra offerte di lavoro e aspirazioni dei giovani, dalla mancanza di programmazione che ha determinato anche la carenza sul mercato di competenze e profili professionali e dall’invecchiamento della popolazione, soprattutto nel bellunese. Oggi più che mai è necessario che venga attuato il PNRR e soprattutto che si programmino investimenti sia pubblici che privati fondamentali per lo sviluppo dei territori e la competitività del sistema industriale e del Paese”.