15/06/2022

Carenza di personale amministrativo in Tribunale a Belluno

Organizzazioni Sindacali e Rsu chiedono un incontro al Prefetto

 

Una carenza di personale amministrativo così drammatica da mettere a rischio il funzionamento stesso del Tribunale e della Procura di Belluno. Con questa motivazione i rappresentanti sindacali territoriali di Cisl Fp, Fp Cgil e Flp, unitamente alle Rsu, nel corso di un’assemblea sindacale aperta a tutti i lavoratori del Tribunale, della Procura della Repubblica e degli uffici del Giudice di pace di Belluno, venerdì scorso 10 giugno hanno deciso di chiedere un incontro urgente al Prefetto per affrontare la situazione. Una decisione dettata dalla grave e insostenibile carenza di personale amministrativo che si trascina ormai da anni, con un costante aggravamento a causa dei continui pensionamenti e trasferimenti.

A fronte di una già datata e insufficiente pianta organica di 45 unità, il personale amministrativo in servizio effettivo al Tribunale di Belluno è di appena 29 lavoratori, con una scopertura reale del 34% che si trascinerà ad oltre il 42% nel corso dell’anno con il pensionamento di altri tre lavoratori.

L’Unep (l’Ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti) di Belluno presenta una carenza del personale pari al 53%: a fronte di una pianta organica di 15 dipendenti, al momento sono 7 i lavoratori in servizio, meno della metà.

Riguardo alla carenza di personale della Procura della Repubblica la scopertura attuale, con 18 lavoratori in servizio su una pianta organica che ne prevede 26, è del 31% e supererà il 42% a fine anno quando andranno in pensione altri tre lavoratori.

Va sottolineato che il personale amministrativo è quello chiamato ad assistere i pm, espletando molteplici adempimenti amministrativi, nonché gli altri attori del procedimento penale, ovvero le parti, i difensori, gli ausiliari del pm, curando i diversi servizi necessari per assicurare, al meglio, la giustizia ai cittadini.

“Questa grave carenza di personale non solo impone dei sovraccarichi di lavoro non più tollerabili per i dipendenti - spiegano Angelo Costanza della Cisl Fp, Andrea Fiocco della Fp Cgil e Paolo Alliata della Flp, ma rischia di far inceppare la macchina della giustizia, di rallentare processi e procedimenti, a danno di tutti i cittadini”.

È evidente, inoltre, come la carenza di personale imponga dei sovraccarichi di lavoro tali da poter determinare disservizi dovuti alla necessità di scegliere le pratiche prioritarie, “decisione questa che - proseguono i sindacalisti - oltre ad essere profondamente ingiusta, è altresì pericolosa per i lavoratori perché li esporrebbe a gravi responsabilità sia verso i cittadini sia nei confronti degli organi di controllo. Questa situazione inoltre provoca una ingiusta e non più tollerata situazione di stress che potrebbe incidere negativamente sulla salute dei lavoratori”.

Diverse le decisioni prese venerdì dall’assemblea dei lavoratori. In primis la richiesta di incontro al Prefetto di Belluno, per portare a conoscenza della grave carenza di organico, nonché sollecitare il Ministero della Giustizia ad assumere il personale amministrativo necessario, o mettere in campo altre soluzioni ritenute idonee.

Al tavolo prefettizio, in particolare, verrà chiesta la convocazione e il coinvolgimento degli enti locali “per un impegno sinergico - sottolineano le sigle sindacali - finalizzato ad agevolare i lavoratori delle funzioni locali del territorio bellunese, ad esempio con delle convenzioni per destinare alloggi al personale delle pubbliche amministrazioni se non residente”.

Allo stesso tempo, i rappresentanti dei lavoratori del Tribunale e della Procura chiederanno l’impegno per far dichiarare a livello ministeriale Belluno come sede disagiata, status che permetterebbe al personale di ottenere delle indennità aggiuntive che potrebbero rendere più attrattiva la permanenza nel Bellunese.

Infine, sarà inviata alla Direzione generale del Personale del Ministero della Giustizia la richiesta di un’analisi relativa allo stress lavoro correlato per i dipendenti e al Tribunale la domanda di un elenco delle pratiche e dei fascicoli in ordine di priorità.