15/09/2022

Procura di Treviso, rinnovato lo stato di agitazione per la carenza di personale amministrativo

In assenza di risposte lavoratori pronti allo sciopero

Rinnovato lo stato di agitazione dei lavoratori della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso nella mattina del15 settembre nel corso di una partecipata assemblea indetta dalla Rsu. L’agitazione era stata avviata tre mesi fa per la grave carenza di personale amministrativo che si trascina ormai da anni, con un costante aggravamento a causa dei continui pensionamenti e trasferimenti di lavoratori che non vengono sostituiti. Assordante il silenzio del Ministero della Giustizia dopo le proteste iniziate lo scorso mese di maggio. I lavoratori, se non arriveranno risposte in tempi ragionevoli, sono pronti allo sciopero.

“Nel solo periodo estivo, la Procura di Treviso – dichiarano Emmanuele Viviano e Gabriella Pieretto, Rsu della Procura di Treviso - ha perso ulteriori 2 lavoratori amministrativi per pensionamenti, portando il personale in servizio effettivo ad appena 24 unità, a fronte di una, peraltro datata e insufficiente, pianta organica di 42 unità, con una scopertura reale che ormai ha raggiunto la soglia del 40%. La conseguenza è che ad ogni lavoratore viene assegnato un carico di lavoro che oggettivamente è impossibile da sostenere, con tutti gli effetti immaginabili in termini di disservizi per i cittadini, aumento dell’arretrato e ritardi nell’evasione degli adempimenti. Inoltre si lavora in un ambiente dove regna costantemente il nervosismo e la tensione a causa degli eccessivi carichi di lavoro”.

Il personale amministrativo assiste i pm e gli altri attori del procedimento penale, ovvero le parti, i difensori, gli ausiliari del pm, curando i diversi servizi necessari per assicurare, al meglio, la giustizia ai cittadini ed espletando molteplici adempimenti amministrativi.

“Per quanto concerne le assunzioni – aggiunge Carlo Alzetta della Cisl Fp Treviso Belluno - non si può pensare di procedere, come fatto fino ad ora, adesso a ‘spizzichi e bocconi’, cercando di mettere una pezza con pochissime assunzioni che non tengono minimamente conto dell’esodo continuo dei pensionamenti, abusando del senso del dovere e dello spirito di sacrifico dei pochi lavoratori rimasti in Procura. Serve un piano di assunzioni che tenga conto del reale fabbisogno di personale amministrativo”.

“Condividiamo - concludono i rappresentanti della Cisl Fp - il grido di allarme lanciato recentemente anche dai magistrati della Procura e confidiamo nel loro sostegno anche per le iniziative che ci aspettano nei prossimi mesi per rivendicare con forza e determinazione la necessità di colmare al più presto la carenza di personale amministrativo che sta determinando un aumento notevole dei procedimenti pendenti non riuscendo il poco personale in servizio ad eseguire nei giusti tempi tutti i vari adempimenti che le pratiche consegnate loro dai pm richiedono. Al Ministero chiediamo di attivarsi prontamente per inviare al più presto personale amministrativo per colmare la grave carenza”.