14/11/2022

Maurizio Fonti è il nuovo segretario del presidio di Belluno Treviso della Fit Cisl

Cambio in segreteria per il settore dei trasporti, della logistica e dell'igiene ambientale


Maurizio Fonti, 54 anni, siciliano di origine e trevigiano di adozione, è il nuovo segretario del presidio di Belluno Treviso della Fit Cisl, la Federazione dei trasporti, della logistica e dell’igiene ambientale. È stato eletto dal Consiglio direttivo della categoria nella mattina di lunedì 14 novembre a Vittorio Veneto.

Si tratta di un ritorno a Treviso per il neo-segretario, che ha infatti già guidato la Fit territoriale dal 2006 al 2011, anno in cui è entrato in segreteria regionale con deleghe all’igiene ambientale e all’autotrasporto. Subentra ad Angelo Barrovecchio, al timone della Fit Belluno Treviso dal febbraio 2021 come segretario reggente. Confermati in segreteria il vittoriese Alessandro Bagagiolo, 51 anni, RSU in Contarina e Stefano Bergamin, 55 anni, di Castelfranco Veneto, coordinatore RSU in Mom.

“Ringrazio il direttivo per la fiducia che mi ha accordato - commenta Fonti -. Con questo avvicendamento si dà seguito agli importanti investimenti in termini di impegno e operatori che la categoria sta mettendo in campo nel mondo della logistica e dell’autotrasporto, investimenti che hanno portato la Fit Belluno Treviso a un incremento consistente degli iscritti, passati dai poco più di un migliaio dell’anno scorso agli attuali 1.400, per un aumento pari al 30%”.

Numeri che confermano l’efficacia dell’azione sindacale della Fit e che premiano la competenza di delegati e operatori e la presenza nei luoghi di lavoro. “Una delle prossime sfide - afferma il neo-segretario - sarà quella di potenziare la presenza nel Bellunese, con nuovi presidi territoriali”.

Sul fronte del lavoro, Fonti non può che sottolineare le criticità che stanno vivendo gli addetti dei settori che rappresenta, a partire dagli autisti. “In generale - spiega - i salari non sono più adeguati all’aumento esponenziale del costo della vita, e nel caso particolare degli autisti dell’igiene ambientale, sono del tutto insufficienti rispetto al carico di lavoro che si devono sobbarcare con il porta-a-porta, che richiede un impegno gravoso anche dal punto di vista fisico, che non tutti riescono a reggere. Sono sempre più numerosi i lavoratori di questo settore con problemi alle articolazioni e alla schiena”.