27/10/2011

"Era così", la Doria attraverso le testimonianze delle ex operaie raccolte dalla sindacalista Cisl Natalina Peruch

Sabato 29 ottobre a Conegliano la presentazione del libro

"Era così", la Doria attraverso le testimonianze delle ex operaie raccolte dalla sindacalista Cisl Natalina Peruch

Treviso - Trentanove anni da operaia dolciaria, cento storie di lotta e lavoro, un libro, intitolato semplicemente "Era così", per raccontare un pezzo della sua vita e di quella delle "compagne di lavoro" a cui tanto è stata unita nei quasi 40 anni alla Doria, storico biscottificio trevigiano. Natalina Peruch, classe 1951, sindacalista della Fai Cisl, la categoria che tutela i lavoratori dell'agricoltura e delle attività alimentari e ambientali, operaia alla Doria dal 1966 al 2005, al momento di pensare alla pensione, ha cominciato a raccogliere i pezzi della sua esistenza in fabbrica e le testimonianze delle compagne, tutte, come lei, "donne, operaie dolciarie". Le ha poi ordinate, organizzate e integrate, con testi di accordi, documenti, immagini. E ne ha fatto un libro, "Era così. La donna tra lavoro in biscottificio e famiglia". Un libro che, come scrive nella prefazione Gianpietro Bianchi, responsabile della scuola di formazione nazionale Fai Cisl, "non vuole fare la storia d'Italia, e neanche la storia del territorio o del paese in cui è nata ed ha sempre vissuto; e neppure ha la pretesa di fare la storia del biscottificio Doria-Bauli, azienda internazionale da sempre sull'onda dei mercati e nel cuore del miracolo economico italiano. Eppure la scrive, la storia d'Italia, anche se con la s minuscola: storia del lavoro, storia d'impresa, storia delle relazioni industriali, storia del sindacato".

Un sindacato, la Cisl, che Natalina ha portato e continua a portare nel cuore. "Sicuramente - scrive l'autrice - i giovani sapranno interpretare e migliorare i conflitti sul lavoro meglio di quanto noi, alla Doria, abbiamo saputo fare per conquistarci una nostra dignità in una condizione di solidarietà nelle battaglie sindacali. Nella nostra coscienza di lavoratrici, in fondo avevamo consapevolezza che la storia eravamo noi, che l'abbiamo scritta nelle sue pagine reali e vissuta sugli impasti, tra i forni e le catene, agli imballaggi e ai carichi, nei piccoli e grandi problemi di tutti i giorni. Ecco! Noi non siamo state affacciate al balcone a guardare gli avvenimenti della fabbrica, il passare del tempo e delle generazioni, mai mute e sottomesse, invece ci siamo proposte attivamente come legittima controparte all'azienda, con la presenza costante, attiva, nelle contrattazioni e negli accordi validi per tutti". Sono storie di duro lavoro e di lotte sindacali quelle raccolte da Natalina Peruch, testimonianze crude e racconti dolorosi affidati alla memoria delle nuove generazioni. "Arrivavamo da tutti i paesi dei dintorni: si lavorava a turni di giorno e di notte, anche di domenica - scrive l'autrice -. Entravi in fabbrica senza sapere dove andavi e ancora di più, a fare cosa. Chi aveva fatto la filanda, già un'infarinatura ce l'aveva sui ritmi di lavoro, e sapeva che si trattava di sottostare agli ordini dei capi e lavorare duro".

Il libro "Era Così", edito da De Bastiani, sarà presentato sabato 29 ottobre alle 17 al teatro Toniolo di Conegliano (via Galilei). Interverranno l'autrice Natalina Peruch, il professore Gianpietro Bianchi, docente di Storia dei movimenti sindacali e responsabile della scuola di formazione nazionale Fai Cisl, Don Luigi Mazzuccato, direttore emerito di Medici con l'Africa Cuamm - Padova, Rinaldo Bonadio, responsabile del progetto Cuamm - Ospedale di Lui - Sud Sudan e i ragazzi del "Progetto Pace" dell'istituto Sansovino di Oderzo. Coordina Francesca Nicastro.

L'incontro è organizzato dall'associazione Africa Chiama - Medici con l'Africa Cuamm Conegliano. Con l'occasione saranno raccolte offerte libere per la realizzazione del reparto di Maternità dell'Ospedale di Lui, nel Sud del Sudan, istituto che il il Cuamm-Medici con l'Africa sta ristrutturando. Il progetto è stato affidato al medico coneglianese Rinaldo Bonadio, che vive e lavora nella contea africana.

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Treviso, 27 ottobre 2011

Cisl Treviso
Ufficio Stampa