21/04/2023

Laboratori cinesi chiusi dalla Guardia di Finanza in provincia di Treviso

Paglini: “Illegalità al limite della schiavitù, servono prevenzione e integrazione”
Boato: “Ci dicano anche per quali grandi aziende lavorano come terzisti”


Laboratori cinesi chiusi dalla Guardia di Finanza in provincia di Treviso, per il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini “siamo di fronte a un grave fenomeno di illegalità al limite della schiavitù , che va combattuto attraverso la repressione di comportamenti illegali, ma soprattutto con la prevenzione, che passa attraverso una seria e vera integrazione di lavoratori che non sanno di avere diritti perché sono fantasmi in una società che non riconosce loro lo status di cittadini e quindi i doveri derivanti dall’essere cittadini. Serve un patto tra mondo del lavoro e delle imprese - conclude Paglini - perché aziende fuorilegge come quelle individuate dalla Guardia di Finanza danneggiano anche le imprese sane creando dumping economico e sociale”.

Per Gianni Boato, segretario generale della Femca Cisl Belluno Treviso, è necessario anche capire per conto di quali aziende le strutture operavano. “Al lavoro di indagine delle Fiamme Gialle - afferma il sindacalista della Femca - va il nostro plauso perchè sono state scoperte delle situazioni di pesante sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, costretti a lavorare in condizioni igieniche e di sicurezza pessime. Però non ci basta sapere che chiudono: quando si trovano laboratori che lavorano in maniera irregolare e contro ogni etica bisogna individuare anche le aziende per le quali operano come terzisti, andare a monte del problema e ricostruire la filiera per comprendere e far sapere quali sono i marchi, magari di primaria importanza, che alimentano questo mercato fatto di illeciti e sfruttamento”.