5/01/2011

Flussi, il solito decreto all'italiana - Anolf Treviso e Cittadinanza Attiva criticano modalità e tempi

"Flussi, il solito decreto all'italiana"
Anolf Treviso e Cittadinanza Attiva criticano modalità e tempi

Treviso - "Flussi, il solito decreto all'italiana. Dalla Lega e dal ministro Maroni ci aspettavamo interessanti novità, invece ci ritroviamo ai soliti vecchi rituali". Anolf Treviso e il coordinamento Cittadinanza Attiva della Marca criticano le modalità e i tempi previsti dal decreto flussi recentemente pubblicato. "L'incompletezza del decreto e i tempi troppo stretti con cui si è chiamati a gestire la procedura sono fonte di confusione", afferma Franco Marcuzzo, referente di Anolf Treviso. "E' un decreto - aggiunge Diop Modou, presidente di Cittadinanza Attiva - che creerà molta confusione, perchè non affronta i problemi veri, cioè la qualità del permesso di soggiorno: in periodi di crisi allungare il periodo di permanenza per ricerca lavoro avrebbe mantenuto nella legalità molte persone. Ricordiamo che l'irregolarità provoca marginalità". "Il problema è a monte - sottolinea Abdallah Khezraji, vicepresidente della Consulta regionale per l'immigrazione -, è una legge, la Bossi-Fini, inadeguata, che ha bisogno di costanti correttivi".

Tempi e modalità: la procedura per la regolarizzazione prevista dal recente decreto flussi è confusionaria e imperfetta, a partire dal click day, che assomiglia a una lotteria. Si tratta di una procedura dove la possibilità di regolarizzarsi rischia di essere lasciata al caso. Ad oggi, inoltre, mancano le circolari applicative che spiegano cosa serve per presentare le domande. Ma non solo. I moduli per raccogliere le domande saranno disponibili dal 17 gennaio in poi, con il primo click day il 31 gennaio. I tempi per preparare le domande saranno dunque strettissimi. "E l'esperienza - spiega Modou - c'insegna che in tempi e modalità come queste si aprono varchi per chi ha voglia di fare il furbo. Abbiamo già segnali di lavoratori irregolari che stanno cercando di ‘comprarsi' un datore di lavoro. E in questo s'inseriscono anche gruppi malavitosi. L'esperienza passata dice anche che il rischio che si vada a lucrare è alto. In passato abbiamo visto professionisti, se così si possono chiamare, chiedere più di 300 euro per la semplice compilazione di un modulo, lucrando sul bisogno".

Il decreto prevede 98 mila nuovi lavoratori stranieri, fra nuovi ingressi e conversioni di permesso. Ma quanti saranno in provincia di Treviso? "Non è dato saperlo - risponde Marcuzzo -. Sembra che le quote provinciali e regionali vengano stabilite e comunicate alla chiusura della procedura". Ma è possibile fare una previsione? "E' difficile - prosegue il rappresentante di A nolf Treviso - stimare quanti irregolari sono stati provocati dalla crisi e quanto la crisi abbia inciso sulle capacità economiche delle famiglie e dei datori di lavori nel procedere all'assunzione". Non va dimenticato che i decreti flussi hanno spesso ri-regolarizzato stranieri che già si trovavano in provincia di Treviso. Tutto lascia pensare che il fenomeno si ripeterà anche questa volta.

Anolf Treviso e Cittadinanza Attiva si sono infine già attivate per una massiccia campagna di informazione sul decreto flussi, al fine di evitare irregolarità e "fregature". Novità e aggiornamenti utili sono disponibili nel sito www.anolftreviso.it . Cittadinanza Attiva sta preparando un calendario di incontri con le associazioni del coordinamento per spiegare e orientare alla gestione in trasparenza della pratica. In tutte le sedi Cisl della provincia verranno inoltre attivati, una volta disponibili i moduli, operatori che assisteranno i propri iscritti nella gestione delle pratiche.

Treviso, 5 gennaio 2011