31/08/2023

Accordo Safilo, Paglini (Cisl): “Accordo innovativo che tutela i lavoratori"

Venerdì 1° settembre il voto dei lavoratori e delle lavoratrici


La Cisl è da sempre impegnata a sottoscrivere accordi che danno prospettive e tutele ai lavoratori e all’occupazione; quello che si sta definendo in Safilo con il supporto della Regione Veneto garantisce da un lato la libertà di mercato, dall’altro, in chiave molto innovativa, la tutela dei lavoratori, perché per la prima volta in Italia si prevede che l’azienda che ha deciso la cessione debba integrare la cassa integrazione per garantire ai lavoratori il 100% della retribuzione originaria”. Così Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, all’indomani dell’accordo per la cessione del ramo di azienda a Thélios e a Innovatek, intesa su cui i lavoratori di Safilo si esprimeranno nella giornata di venerdì.

“Ora - prosegue Paglini - la decisione spetta i lavoratori e alle lavoratrici dell’azienda, chiamati a esprimersi sull’intesa raggiunta. Se le maestranze daranno il loro consenso all’accordo, possiamo garantire che l’impegno della Cisl sarà quello di monitorare costantemente il rispetto degli impegni presi dalle società subentranti e le decisioni del management, confidando che il tavolo permanente per il monitoraggio previsto dall’accordo possa essere un primo passo verso la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa, come previsto dall’articolo 46 della Costituzione”.

Proprio su questo tema, la Cisl ha avviato la raccolta firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare con cui il sindacato intende dare piena attuazione all’articolo della Costituzione che sancisce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende. “Una partecipazione reale - conclude Paglini - dei lavoratori alla gestione delle imprese a livello gestionale, finanziario, organizzativo e consultivo può contribuire a evitare che si replichino situazioni come quella di Safilo a Longarone, dove la proprietà si è preoccupata esclusivamente del profitto con la decisione unilaterale di abbandonare il territorio, dimenticando concetti base come tutela sociale e responsabilità sociale d’impresa”.