19/09/2023

Dolomitibus, prosegue lo stato di agitazione

Per le sigle sindacali servono risorse adeguate e strutturali per invertire l’esodo dei lavoratori e rilanciare il trasporto pubblico provinciale


Dolomitibus: l’atteso incontro di lunedì 18 settembre in Prefettura a Belluno si è purtroppo concluso con esito negativo. “Abbiamo apprezzato l’impegno del dott. Savastano che, per il secondo anno consecutivo, ha portato un contributo proprio per l’interesse complessivo del territorio - affermano i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal -, ma lo stesso non possiamo dire dell’azienda: Dolomitibus ha infatti richiesto un ennesimo rinvio (malgrado già da tempo la situazione economico-finanziaria fosse chiara e ci fosse stata illustrata) per poter verificare l’esistenza di eventuali risorse da rendere disponibili per i lavoratori”. Troppo tardi per i rappresentanti sindacali.

“Dopo anni di promesse disattese - affermano in una nota congiunta Alessandra Fontana, Ventura e Vincenzo Giarrizzo della Filt Cgil, Stefano Bergamin e Herbert Pirazzoli della Fit Cisl, Federico Cuzzolin, Antonio Boito e Luigi Cardinale della Uil Trasporti e Loris Da Ros e Fabio Scopel della Faisa Cisal - non riteniamo possibile procedere con ulteriori rinvii per discutere ciò che ormai è di evidenza pubblica: servono risorse adeguate e strutturali per aumenti retributivi adeguati. Solo così è possibile invertire l’esodo dei lavoratori e rilanciare il trasporto pubblico provinciale. Chiediamo alla Provincia di Belluno, al Comune capoluogo e a Dolomitibus, ognuno per la propria parte, di ricercare da subito tutte le possibili, ma realmente efficaci, soluzioni, sia economiche che di conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di vita. Da parte nostra ribadiamo la disponibilità a un confronto con tutti gli attori, gli enti locali e la Regione Veneto. Oggi però dobbiamo pensare ai lavoratori che rappresentiamo e dare loro delle risposte in termini reali”.

“Alla luce dell’esito negativo dell’incontro - dichiarano - ci vediamo costretti a proseguire con lo stato di agitazione e con tutte le misure previste dalla normativa. Sappiamo che dalla nostra troveremo il sostegno degli utenti, dei cittadini che capiranno la nostra protesta e saranno al nostro fianco per garantire al nostro prezioso territorio un futuro migliore”.