29/09/2023

Appalto pulizie ospedale di Feltre: inaccettabile taglio del 20% delle ore di lavoro

Proclamato lo stato di agitazione per i lavoratori e le lavoratrici dell’appalto dei servizi di pulizia del distretto 2 di Feltre

Cambio di appalto con riduzione delle ore lavorate e, di conseguenza, dello stipendio del 20%. Proclamato lo stato di agitazione per i lavoratori e le lavoratrici dell’appalto dei servizi di pulizia del distretto 2 di Feltre. Lo annunciano i sindacati di categoria Filcams Cgil Belluno e Fisascat Cisl Belluno Treviso, che chiedono urgentemente di incontrare Prefetto, Ulss 1 Dolomiti e Ispettorato Territoriale del Lavoro.

“Siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni possibili affinché vengano ripristinate le condizioni precedenti per i lavoratori dell’appalto e per evitare che questa scelta scellerata si ripercuota sulla qualità del fondamentale servizio offerto alla cittadinanza”, dichiarano Alberto Chiesura e Giovanni Cescato della Filcams e Patrizia Manca e Stefano Bristot della Fisascat.


All’origine della questione, il cambio di appalto per i servizi di pulizia della Ulss 1 Dolomiti. L’azienda aggiudicataria del bando promosso da Azienda Zero è la società Euro & Promos FM. Durante la procedura per il cambio relativo al distretto 2 di Feltre, la società ha comunicato, contrariamente a quanto accaduto negli altri presidi ospedalieri della provincia di Belluno, una riduzione complessiva del 20% delle ore lavorate dal personale in forza (circa 70 persone), imponendo a molte lavoratrici e lavoratori la sottoscrizione del nuovo contratto di lavoro con orario notevolmente ridotto a decorrere dal 1° ottobre. Dalle 24 ore settimanali il personale - per il 90% femminile, monoreddito e in part-time - passerà così a 19. Tradotto in termini economici: da 700 euro lordi di stipendio al mese a 500.

In quell’appalto il 90% dei contratti sono part time e il settore del pulimento è fra quelli più colpiti dalla difficoltà di reperimento del personale. Nonostante questo, non verranno rinnovati i contratti a termine: la società subentrante non ha chiesto a nessuno dei lavoratori a tempo determinato di rimanere.

“Riteniamo inaccettabile, prima che incomprensibile, questa proposta - affermano Alberto Chiesura e Giovanni Cescato della Filcams e Patrizia Manca e Stefano Bristot della Fisascat territoriale - soprattutto in un bando che doveva essere a condizioni equivalenti rispetto al precedente. Quelle lavoratrici e quei lavoratori sono quotidianamente impegnati a garantire, attraverso il loro lavoro, la sicurezza sanitaria nell’ospedale feltrino. Non dimentichiamo che fino ad oggi gli stessi lavoratori sono stati costretti a lavorare numerose ore supplementari rispetto a quelle indicate nel proprio contratto per garantire il servizio, sintomo che già adesso le ore ordinarie lavorate sono insufficienti o comunque da rivedere”.

“Scandaloso - proseguono i sindacalisti - che ancora una volta si giochi la carta del ribasso su un servizio pubblico così fondamentale. Richiamiamo proprio su questo la responsabilità della Ulss1 Dolomiti in qualità di committente, affinché garantisca un servizio sanitario dignitoso alla popolazione, così come la dignità del lavoro a chiunque operi nei suoi presidi ospedalieri. Vogliamo davvero pensare che un taglio così importante delle ore non avrà ripercussioni sulla pulizia e la sanificazione dei reparti, delle sale operatorie, degli ambulatori del distretto sanitario Feltrino?”

Raccogliendo la preoccupazione dei lavoratori Filcams e Fisascat hanno proclamato lo stato di agitazione per i lavoratori dell’appalto dei servizi di pulizia del distretto 2 di Feltre, con richiesta di convocazione urgente avanti al Prefetto, all’ULSS 1 Dolomiti e all’Ispettorato Territoriale del Lavoro.