3/11/2023

Rsu Ulss 2: "No ai tagli delle pensioni del personale sanitario"

Duro giudizio della rappresentanza sindacale unitaria sui tagli alle pensioni dei dipendenti pubblici previsti dalla legge di di bilancio

"La Rsu dell’azienda sanitaria Ulss 2 Marca trevigiana rimane sbalordita di fronte al contenuto dell’articolo 33 della bozza della legge finanziaria 2024 presentata dal Governo e inviata alle Camere. La penalizzazione di migliaia di euro di pensione per centinaia di migliaia di lavoratori della sanità, degli enti locali e della scuola appare incredibile a fronte delle dichiarazioni e degli atti del Governo che blandiscono gli stessi lavoratori rispetto alla necessità di alzare i loro miseri salari attraverso un anticipo del rinnovo contrattuale". Queste le parole di commento della Rsu della Ulss 2 ai tagli sulle pensioni dei lavoratori pubblici previsti dalla legge di bilancio.

"Siamo di fronte alla mancia odierna per poi togliere una parte incredibilmente consistente del reddito di pensione domani - accusano Aldo Lorenzon, Rimpici Francesco, Luisa Codato, Carmen Amadio, Alessandro Zuliani e Nicola Marcato -. Senza alcuna discussione, senza alcun confronto con i lavoratori e con le parti sociali la semplice revisione al ribasso delle tabelle della quota A della pensione priverà migliaia di lavoratori dei settori pubblici sopra indicati di una parte consistente, da 3.000 a 7.000 euro annui, della loro futura pensione".

"Questo - proseguono i rappresentanti sindacali - era il Governo che prometteva equilibrio e giustizia sociale e il superamento dei vincoli eccessivamente penalizzanti della legge Fornero e sarà il Governo della pauperizzazione e della povertà pensionistica per migliaia di lavoratori. Quei lavoratori che ieri erano gli eroi anti Covid, che oggi dovevano essere aiutati per le condizioni drammatiche in cui lavorano tra pronto soccorso e reparti ma che invece domani, traditi dall’azione di un Governo inattendibile e falso, si ritroveranno nuovi poveri a fare i conti con un taglio delle pensioni che renderà la sopravvivenza un esercizio quotidiano".

La Rsu dell’Azienda Ulss 2 di Treviso chiede a piena voce a questo Governo di fermare questa ignobile operazione. Non si decide il destino di povertà di migliaia di lavoratori in un articolo nascosto della legge finanziaria senza alcuna discussione e confronto con i lavoratori e i loro rappresentanti. "Lo diciamo ora e tutti assieme - questo l'appello - fermatevi e togliete l’articolo 33 dalla bozza della legge finanziaria 2024. Diversamente non lo dimenticheremo perché a ricordarcelo sarà la nostra condizione di pensionati poveri con la quale faremo i conti quotidianamente. Anche nella nostra azienda, già in forte carenza di personale del comparto e medico, molti dipendenti si stanno affrettando in questi giorni per lasciare il lavoro entro il 31 dicembre, aggravando una situazione già pesante per carichi di lavoro”.