14/11/2023

Infortunio mortale alla Bocon di Pieve di Soligo

Cisl e Fai Cisl: “Ricominciare dalla cultura della prevenzione e aumentare il personale di Spisal e ispettorati del lavoro”


“Il senso di frustrazione e di indignazione è enorme per l’ennesimo infortunio mortale, non si può morire a 26 anni per portare a casa lo stipendio per vivere”. Queste le parole di Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, alla notizia dell’ennesima tragedia sul lavoro che nel pomeriggio di martedì 14 novembre è costata la vita a una giovane lavoratrice alla Bocon, ditta di surgelati di Pieve di Soligo.

Le morti e gli infortuni sul lavoro non possono essere considerati un qualcosa di ineludibile - prosegue Paglini -. Dobbiamo mobilitare ogni donna e ogni uomo di questo territorio e del Paese per fermare questa strage, chiediamo prima di tutto l’aumento del personale dello Spisal e degli ispettorati del lavoro e di tutti i soggetti preposti alla vigilanza. È fondamentale altresì prevedere percorsi obbligatori e propedeutici di formazione destinati anche al personale esperto, soprattutto quando si cambiano i macchinari e se ne inseriscono di nuovi”.

“Gli episodi di infortuni mortali nel nostro territorio e nel settore agroalimentare purtroppo stanno diventando in maniera preoccupante sempre più frequenti - sottolinea Andrea Meneghel, segretario generale della Fai Cisl Belluno Treviso -. Nel 2023 diventa sempre più difficile ricondurre questi episodi alla fatalità; da anni, attraverso la nostra presenza nelle aziende, cerchiamo di costruire, non senza ostacoli, una cultura della prevenzione che passa attraverso tutti i soggetti che hanno ruoli di competenza e responsabilità, tra cui i nostri Rls, perché salute e sicurezza sono le prime cose da tutelare nel mondo del lavoro. Purtroppo questa nostra insistenza a volte non viene recepita, soprattutto nelle realtà dove ci ‘osteggiano’ e non siamo presenti. Oggi si piange una ragazza di 26 anni; quanti lavoratori dovranno ancora perdere la vita o risultare gravemente menomati per questa consapevole mancanza di cultura sulla sicurezza?”.