12/11/2011

Crisi, i lavoratori delle costruzioni incontrano il Governatore del Veneto a Treviso

Il Governatore risponde all'appello lanciato in piazza a Oderzo il 15 ottobre: incontro con una rappresentanza di lavoratori della Filca Cisl del Veneto lunedì 14 a Treviso

Crisi edilizia, i lavoratori delle costruzioni incontrano Zaia
"Necessari interventi su sistema creditizio e innovazione"

Mestre - Crisi delle costruzioni, la Filca Cisl incontra il Governatore del Veneto lunedì 14 novembre alle 10.30 nella sala Specchi di palazzo Giacomelli, sede dell'Ufficio presidenza di Unindustria a Treviso. A Luca Zaia i lavoratori del comparto dell'edilizia, dell'industria del legno, del cemento, dei laterizi, del marmo e della pietra delle sette province venete avevano inviato lo scorso 15 ottobre una lettera-pergamena con sette metri di firme contenente diverse proposte per il rilancio del settore, che ha perso 23 mila posti di lavoro dal giugno 2008 al giugno 2011. La missiva era stata letta pubblicamente nel corso della manifestazione "Resistere per la vita" organizzata dalla Filca Cisl del Veneto e svoltasi in piazza Grande a Oderzo, che ha visto la partecipazione di un migliaio di persone fra lavoratori, studenti, imprenditori, amministratori pubblici e operatori economici del settore. Una manifestazione ideata per lanciare l'allarme sul perdurare della crisi nel settore delle costruzioni in Veneto e per porre le basi per un percorso comune che punti a tutelare lavoratori, imprese, territorio e sviluppo.

"Siamo soddisfatti - afferma il segretario generale della Filca Cisl del Veneto Salvatore Federico - dell'interessamento dimostrato dal Presidente della Regione e saremo presenti con un gruppo di sindacalisti da tutto il Veneto all'incontro di lunedì a Treviso. Quella di Zaia è una dimostrazione di rispetto nei confronti di una manifestazione, quella del 15 ottobre a Oderzo, che è stata unica nel suo genere, con una categoria andata in piazza per difendere il lavoro, il territorio e le imprese del Veneto, sollevando problemi e questioni concrete e avviando un percorso di confronti, iniziative e proposte che sta proseguendo".

La Filca pone l'accento soprattutto sul territorio, che attualmente presenta due criticità la cui persistenza continua a gravare sul sistema produttivo: la stretta al sistema creditizio e gli scarsi investimenti su innovazione e formazione. "In Veneto - spiega Federico - sono rimaste poche banche veramente locali, con sede in regione, azionariato diffuso e soci appartenenti alle comunità, il cui apporto possa costituire una componente essenziale per il rilancio dell'economia. Il sistema bancario deve tornare ad essere parte attiva del territorio, attento ad ascoltarne i bisogni, ad investire nelle attività produttive e, attraverso la sua ordinaria attività di intermediazione del credito, a stimolare e favorire un modello di sviluppo sostenibile. Chiediamo che la Regione, anche attraverso Veneto Sviluppo, si faccia promotrice di tavoli territoriali che coinvolgano, oltre agli istituti di credito, gli attori economici e sociali, per definire strumenti che possano favorire l'erogazione di credito alle imprese che realmente producono ricchezza e lavoro". La seconda richiesta riguarda l'investimento nella formazione, strumento per guardare al futuro nell'ottica di una comunità territoriale che si prepara ad affrontare il cambiamento. "È solo rafforzando la professionalità di aziende, lavoratori e lavoratrici - conclude il segretario della Filca Cisl del Veneto - che possiamo sperare di uscire dal periodo di stallo, con la consapevolezza che la crisi ci stia dimostrando che qualcosa nel modello produttivo attuale non funziona e debba essere ripensato in una prospettiva sostenibile. Dal Governatore ora confidiamo di avere risposte concrete".

Treviso, 12 novembre 2011

Cisl Treviso
Ufficio Stampa