3/07/2024

Marchon Italia: rinnovato il contratto integrativo

Premio di risultato fino a 875 euro all'anno, buoni pasto a 8 euro, trattamento economico della malattia al 100% anche oltre i canonici sei mesi

Trattamento economico della malattia al 100% anche oltre i canonici sei mesi, buoni pasto da 6 a 8 euro nell’arco di tre anni, contributo paritetico a carico dell’azienda per la previdenza complementare che passa dal 2 al 2,5%, nuove indennità per gli impiegati in trasferta oltre l’orario di lavoro, premio di risultato fino a 875 euro all’anno.

Sono alcuni degli elementi di novità che caratterizzano il nuovo accordo integrativo siglato lo scorso 20 giugno alla Marchon Italia in Alpago da rappresentanti aziendali e Rsu con l’assistenza delle Organizzazioni Sindacali provinciali di categoria Femca Cisl e Filctem Cgil. L’accordo è stato illustrato giovedì 27 giugno ai lavoratori e alle lavoratrici riuniti in assemblea, ottenendo l’approvazione unanime dei dipendenti. Decorre dal 1° gennaio 2024 e rimarrà valido fino alla fine del 2026 per i 300 dipendenti della sede italiana di Puos d’Alpago di un’azienda che rappresenta uno dei maggiori produttori e distributori al mondo di occhiali di qualità da vista e da sole.

“Si tratta di un ottimo accordo - sottolineano i rappresentanti di Femca Cisl Belluno Treviso e Filctem Cgil Belluno, rispettivamente Mauro Dalla Rosa e Fabrizio Fontana -, che recepisce quasi completamente le richieste avanzate dalle Rsu: c’è stata una importante convergenza da parte dell’azienda sulle nostre idee e l’accordo è il frutto di un grande lavoro di squadra del sindacato e dei delegati. Nei contenuti, riconosce concretamente valore ai collaboratori e alle collaboratrici dell’azienda, ponendo al centro il benessere lavorativo, la partecipazione, la flessibilità, tematiche di conciliazione vita-lavoro e riconoscimenti economici che premiano anche l’impegno per contenere i consumi energetici”.

Entrando nei dettagli, il nuovo integrativo conferma e in molti casi migliora diversi istituti previsti dal precedente accordo, ma inserisce anche diversi elementi di novità a vantaggio dei lavoratori. Fra queste, a parziale modifica di quanto previsto dal contratto nazionale del settore, l’accordo prevede che, nel caso di gravi patologie, il trattamento di malattia oltre il 180esimo giorno venga elevato dal 70% al 100% della retribuzione per i 15 mesi previsti dal contratto dell’occhialeria. Altra novità è il trattamento di trasferta per il personale impiegatizio che viene inviato in trasferta - ad esempio per una fiera - della durata di meno di 24 ore. In particolare, il tempo di viaggio per le ore non coincidenti con il normale orario di lavoro verrà riconosciuto al 50% e, su richiesta del lavoratore, il tempo di viaggio potrà essere sostituito con permessi individuali. Nel caso di rientro dopo le 20.30, verrà rimborsata anche la cena.

Novità anche per i turnisti, la cui indennità di turno dal 1° gennaio 2025 passerà da 6 a 7 euro. Aumentano anche i buoni pasto, il cui valore per ogni giornata di effettiva presenza al lavoro nel giro di tre anni varierà da 6 a 8 euro. E ancora, sul fronte economico: nel riconoscere il ruolo cruciale della previdenza complementare, l’accordo prevede che dal 1° gennaio 2025 il contributo paritetico a carico dell’azienda verrà automaticamente elevato dal 2 al 2,5% degli elementi di retribuzione previsti dal Ccnl. Concordate anche ulteriori 8 ore a testa all’anno che si aggiungono alle già presenti 8 ore del “giorno per te” - un giorno all’anno di ferie retribuito aggiuntivo per celebrazioni civili, religiose o di altra natura (come anniversari e compleanni) - che saranno utilizzate, anche in modo frazionato a gruppi di 4 ore, per la copertura di visite mediche.

Un capitolo a parte merita il premio di risultato, che non solo aumenta del 45% rispetto agli anni precedenti e, gradualmente, nel corso dei tre anni di validità dell’accordo (da un valore economico massimo di 800 euro nel 2024 a 875 nel 2026), ma inserisce fra i tre parametri del sistema premiante il contenimento del consumo energetico necessario per la produzione. Si procederà dunque a monitorare l’indicatore di kilowatt consumati per la produzione di ciascun articolo: meno kilowatt si consumano, più cresce il valore economico del premio per ciascun dipendente. Come previsto dalla legge, il premio di risultato potrà essere convertito totalmente o parzialmente in welfare. In Marchon Italia è già presente un sistema di welfare che pone molta attenzione al bilanciamento tra vita lavorativa e vita personale; il nuovo accordo si è ben integrato con i benefit già presenti, rafforzando ulteriormente la proposta in essere.

In tema di capitale umano, l’accordo prevede poi l’avvio di progetti di “staffetta generazionale” finalizzati alla realizzazione di percorsi strutturati di avvicendamento lavorativo per consentire una corretta programmazione delle uscite e un periodo di affiancamento tra le risorse di maggiore esperienza e i nuovi lavoratori inseriti.

Ultima importante novità è quella relativa alla commissione pari opportunità: Marchon, azienda in cui le donne lavoratrici sono i due terzi della forza-lavoro, nel 2023 ha ottenuto la certificazione di parità di genere, che attesta il massimo rispetto di un chiaro bilanciamento fra uomini e donne e una piena equità di trattamento, sia dal punti di vista economico, che degli sviluppi di carriera, in un processo che rappresenta un percorso di cultura e crescita da condurre con la massima partecipazione di tutto il personale. Per questo l’accordo prevede la costituzione di una commissione pari opportunità composta da due Rsu e un componente dell’ufficio risorse umane, con l’obiettivo di monitorare il percorso di crescita della consapevolezza sulla parità di genere e sulle azioni da intraprendere in questo ambito.

Infine gli elementi già presenti nel precedente accordo integrativo e che sono stati confermati o migliorati: dalla quota di dipendenti che può accedere al part-time, pari al 15%, al fondo permessi solidali, dallo smart working alla banca delle ore individuale, dalle due pause da 10 minuti ciascuna (mattino e pomeriggio), alla conferma dell’esigenza aziendale di mantenere un contenimento delle ore di permessi individuali retribuiti maturati e non goduti, confermando l’attuale meccanismo che limita questo monte ore ma innalzando il tetto delle ore accantonate da 100 a 120. Ogni mese verranno liquidate le quote orarie eccedenti questo limite.