18/11/2011

Imprese artigiane edli, accordo sulla formazione: 1200 ore per titolari e dipendenti

Imprese artigiane edili, accordo sulla formazione:

1200 ore per titolari e dipendenti

Orrù (Filca Cisl): "Passo in avanti per la sicurezza"

Treviso - Un accordo provinciale sull'attività formativa per rendere più competitive le imprese artigiane edili, 1200 ore di formazione indirizzate a titolari e dipendenti del comparto e a mantenere elevati standard di sicurezza nei cantieri. L'accordo è stato sottoscritto lo scorso 28 ottobre da Confartigianato Marca Trevigiana, Artigianato Trevigiano, Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil Treviso ed è stato presentato questa mattina, 18 novembre, presso la sede di Confartigianato Marca Trevigiana. "In questo momento di crisi - commenta il Segretario provinciale della Filca Cisl di Treviso Francesco Orrù - la formazione diventa fondamentale per dare una risposta anche alla domanda di occupazione. Il progetto prevede l'avvio di corsi da realizzare utilizzando i fondi per la formazione messi a disposizione dall'ente bilaterale Ceav (Cassa edile artigiana veneta). In base agli ultimi dati disponibili, sono registrate alla Cassa edile 1.404 aziende edili, con un numero di lavoratori totale pari a 4.297. Si tratta di numeri che danno il senso della crisi che sta mettendo in ginocchio il settore: nel 2007 le aziende iscritte erano 5.839".

L'obiettivo dell'accordo siglato a Treviso è quello di accompagnare e facilitare le scelte delle imprese che puntano sull'innovazione e alla ripresa produttiva, favorendo l'investimento in nuova occupazione di qualità, con un miglioramento delle competenze dei lavoratori ancora in forza. "Fare formazione significa fare sicurezza e contrastare il lavoro nero - aggiunge Orrù - in un momento in cui il rischio che si corre è quello che le aziende, per abbattere i costi, taglino proprio in sicurezza. L'accordo che abbiamo siglato va a garanzia di un impegno condiviso affinché in Veneto si favorisca una ripresa economica responsabile, che punti su qualità delle imprese e sostenibilità". In questo senso, Orrù sottolinea che "il territorio trevigiano non permette più di realizzare nuove costruzioni, quindi è fondamentale avviare percorsi di formazione sul recupero edilizio dell'esistente, sul piano casa, sulla bioedilizia e il risparmio energetico". Da non trascurare, infine, neppure l'impegno per l'integrazione e il sostegno ai lavoratori stranieri, che rappresentano il 50% di quelli iscritti alla Casa edile: per loro sono stati attivati corsi di italiano e di cultura e organizzazione del lavoro.

Treviso, 18 novembre 2011

Cisl Treviso
Ufficio Stampa