13/12/2011

12 dicembre 2011: sciopero generale in provincia di Treviso, adesione alta e assemblea aperta in piazza Borsa

Sciopero generale in provincia di Treviso, adesione alta
Lorenzon (Cisl): "Ci sono margini per alcune modifiche alla manovra"


Treviso - Percentuale del 60% di adesioni allo sciopero alla San Benedetto di Paese, 75% all'Agricola Tre Valli di Vazzola, 90% alla Berco di Castelfranco, 80% alla Zorzi. L'85% degli operai dello stabilimento De' Longhi di Mignagola ha incrociato le braccia, mentre alla Sole Spa di Oderzo s'è fermato il 70% degli operai. Nel settore della grande distribuzione e del commercio ha aderito allo sciopero il 40% dei lavoratori di turno, mentre alla Luxottica hanno scioperato 116 lavoratori su 732 (16%) e alla Osram 217 su 670 (32%). Alta la percentuale di adesione dei lavoratori trevigiani allo sciopero generale proclamato da Cgil, Cisl e Uil per la giornata di lunedì 12 dicembre, astenendosi dal lavoro nelle ultime tre ore in uscita del turno e dando vita a volantinaggi fuori dai centri commerciali della provincia.

"E' il segnale - afferma Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl di Treviso - del consenso raccolto dalla proposta del sindacato, ma anche della scontentezza e della preoccupazione dei lavoratori per i provvedimenti iniqui contenuti nel decreto Monti e per una visione della politica e della società che vede le Parti Sociali non coinvolte nel governo dei grandi processi sociali che interessano il nostro Paese. Non è accettabile che a pagare siano sempre gli stessi, ovvero pensionati, lavoratori dipendenti e famiglie a reddito medio-basso. I margini per introdurre dei cambiamenti ci sono. Si può, ad esempio, aumentare la franchigia sulla prima casa ragionando sul quoziente familiare oppure tramite lo strumento dell'Isee, indicizzare le pensioni fino a 3 volte il minimo, armonizzare le aliquote previdenziali per gli autonomi, graduare meglio l'andata in pensione di anzianità e le pensioni di vecchiaia, aumentare il prelievo sui capitali scudati".

Circa 300 persone, fra lavoratori e pensionati, hanno partecipato all'assemblea aperta che si è svolta a Treviso, in piazza Borsa, nel primo pomeriggio di lunedì 12 dicembre. Sindacati trevigiani uniti, dunque, "per chiedere maggiore equità al decreto Salva-Italia e salva-italiani - conclude Lorenzon - e ribadire le richieste di modifiche al Governo Monti". Lo sciopero ha riguardato tutti i settori del lavoro privato. I trasporti pubblici si fermeranno dalle 21 di giovedì 15 alle 21 di venerdì 16 dicembre prossimo, mentre lunedì 19 dicembre incroceranno le braccia per otto ore i dipendenti del pubblico impiego.

Treviso, 13 dicembre 2011

Cisl Treviso
Ufficio Stampa