7/02/2011

Patto per lo Sviluppo produttivo e occupazionale

Patto per lo Sviluppo produttivo e occupazionale

Intesa sindacati-Unindustria per il lavoro

Lorenzon (Cisl): "Patto della fiducia nel futuro, ora è necessario un cambio di marcia da parte della politica"

 

Treviso - "L'intesa siglata oggi a Treviso può essere definita come un patto della fiducia nel futuro, che parte dalla consapevolezza delle sfide, ovvero dalla necessità di modificare un intero sistema produttivo: dobbiamo cambiare, ma soprattutto abbiamo deciso di cambiare". Commenta così Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl di Treviso, il "Patto per lo Sviluppo" sottoscritto questa mattina da Cisl, Cgil e Uil provinciali e Unindustria Treviso.

L'intesa fra rappresentanti sindacali e industriali della Marca trevigiana punta a rafforzare le relazioni industriali territoriali e a rilanciare e riqualificare lo sviluppo produttivo e occupazionale della provincia di Treviso. "Finalmente guardiamo avanti - sottolinea il segretario della Cisl trevigiana - dopo 2 anni di caduta libera, è ora di riprendere il cammino con fiducia nel futuro. Gli e lementi costitutivi del patto sono riconducibili ad una sorta di ‘scambio' tra imprenditori e lavoratori: i problemi dell'impresa sono i problemi dei lavoratori e i problemi dei lavoratori sono problemi delle imprese. Da qui deriva la necessità di un maggior radicamento territoriale della contrattazione, che diventa così ‘meno antagonista e più collaborativa'. In questo modo si favorisce la crescita economica, accompagnata però da più occupazione e da più salario".

Ma il rapporto tra associazioni di rappresentanza di imprese e lavoratori, secondo Lorenzon, è condizione "necessaria ma non sufficiente" per garantire un vero salto di qualità nello sviluppo d ella provincia. "E' necessario anche un cambio di marcia da parte della politica e delle istituzioni locali - conclude il segretario della Cisl di Treviso -, occorre più strategia di lungo termine e meno populismo, più fatti e meno chiacchiere. Per questo abbiamo convenuto iniziative comuni volte a richiedere una gestione attiva del mercato del lavoro, la riduzione della burocrazia, la riduzione dell'imposizione fiscale sul lavoro, lo snellimento dei livelli di rappresentanza politica, la realizzazione di infrastrutture, lo sviluppo di una visione sovraprovinciale".

Treviso, 7 febbraio 2011