17/01/2012

Lotta all'evasione, maggiore equità, social housing: le richieste dei sindacati trevigiani ai 95 Comuni della Marca

Treviso - "In questo momento di grande crisi nel quale ai cittadini vengono chiesti numerosi sacrifici, domandiamo ai Comuni e ai Sindaci di compiere un salto di qualità nella loro azione amministrativa, mettendo in campo strumenti che vadano incontro alle fasce più deboli della popolazione e ragionando sempre più in termini sovracomunali e di equità. Le proposte che facciamo alle 95 giunte comunali della Marca vanno nella direzione dell'ottimizzazione delle sempre più carenti risorse disponibili, attraverso l'unificazione dei servizi laddove possibile e una più efficace lotta all'evasione fiscale". Con queste parole Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl di Treviso, ha presentato questa mattina, martedì 17 gennaio, assieme ai segretari generali di Cgil e Uil Treviso e alle Federazioni dei Pensionati delle tre organizzazioni sindacali, l'insieme di richieste messe a punto da Cisl, Cgil e Uil che finiranno sui tavoli di tutti i sindaci della Marca trevigiana. Già dai prossimi giorni infatti cominceranno gli incontri con primi cittadini e assessori per presentare le proposte e individuare assieme strategie comuni nel segno del risparmio e dell'efficienza.

"Ai Comuni - sottolinea Francesco Rorato, segretario generale della Fnp Cisl di Treviso - chiediamo un impegno forte e mirato a contenere il disagio sociale e i tagli alle risorse destinate alle categorie più deboli della popolazione, in particolare alle persone non autosufficienti. Si domanda soprattutto un impegno nel campo dell'assistenza domiciliare e una forte attenzione rispetto al problema delle rette delle case di riposo per le famiglie che non sono in grado di sostenerne gli oneri sempre più gravosi".

Quattro i macro-temi entro cui sono state definite le proposte: legalità, equità, politiche per la casa e razionalizzazione dei costi. Precise le richieste di Cgil, Cisl e Uil: sul fronte della legalità si chiede maggiore impegno nella lotta all'evasione, anche attraverso convenzioni con l'Agenzia delle Entrate e regole più rigide a garantire la qualità del lavoro di chi vince gli appalti per i servizi alla persona. Al centro del tema dell'equità c'è la richiesta di un'applicazione sistematica dello strumento dell'Isee per la determinazione di tutti i servizi comunali e delle tariffe applicate dalle multiutilities. Sull'Irpef, ai Comuni si propone di esentare i redditi inferiori ai 15 mila euro, mentre per quanto riguarda l'Imu, si domanda di analizzare attentamente le finanze comunali per applicare le riduzioni previste secondo criteri più equi possibili. Sulla casa, i sindacati trevigiani propongono ai sindaci di attivare politiche abitative locali (social housing, contratti d'affitto agevolati), di concordare fondi sovracomunali per il sostegno del pagamento delle rate dei mutui, ma anche di disincentivare, anche fiscalmente, la proprietà di un immobile senza il suo reale utilizzo abitativo. Infine la razionalizzazione dei costi, da realizzarsi principalmente attraverso la promozione di funzioni associate fra i Comuni, a partire da quelli più piccoli.

"In questo momento di difficoltà e anche di cambiamenti normativi per i Comuni, costretti a conciliare la costante riduzione delle risorse con l'aumento della domanda sociale, occorre ragionare in termini sempre più sovracomunali - conclude Lorenzon - Ai sindaci della Marca, alcuni dei quali hanno già condiviso le proposte della Cisl partecipando alla manifestazione in piazza dei Signori a Treviso lo scorso 29 settembre, si chiede di fare fronte comune, assieme al sindacato, per evitare che a pagare i costi della crisi e del risanamento dei conti pubblici siano le fasce più deboli della popolazione".

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Treviso, 17 gennaio 2012

Cisl Treviso
Ufficio Stampa