19/01/2012

Solidarietà Veneto: solidità e crescita nel 2011 per il Fondo pensione contrattuale promosso dalla Cisl

Solidarietà Veneto: solidità e crescita nel 2011

 
Qualche iscritto a Solidarietà Veneto, il Fondo pensione contrattuale promosso da Cisl e Uil del Veneto, Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Casa e Federclaai, si aspettava nel 2011 una "debacle" complessiva della  previdenza complementare. Non ci sarebbe stato da stupirsi data la serie impressionante di  informazioni catastrofiche che ogni sera le televisioni ci hanno riportato durante i telegiornali.
 
Lo scenario in effetti è stato ancor più complicato del 2008: tanto per esemplificare, il BTP decennale (ritenuto di norma titolo sicuro per eccellenza) ha perso il 7,26% nel corso del 2011. Contemporaneamente la borsa italiana, con il FTSE MIB, ha subito un pesante -26,16%. Uno scenario apparentemente senza scampo, anche per chi ha scelto il fondo pensione. Invece....
 
La straordinaria volatilità dei titoli di stato italiani registrata nel 2011 ha fatto tremare i polsi anche al risparmiatore più cauto. La risposta offerta dal comparto Garantito TFR è stata eccezionalmente efficace: rendimento minimo pari a quello del TFR in azienda (3,40%  nel 2011). Nel comparto Prudente forte diversificazione, gestione attiva della duration e investimento azionario socialmente responsabile, hanno consentito al gestore di chiudere l’anno con un buon +1,19%. Nel medesimo complicatissimo scenario, anche il Reddito ha ottenuto un risultato al di sopra delle aspettative. Regge infatti il valore quota, che si attesta sostanzialmente sui valori di fine 2010 (-0,60%).

Infine chiudiamo con il Dinamico, comparto dedicato ai più giovani. Ecco emergere ancora una volta la vocazione difensiva del gestore che, sfruttando la diversificazione azionaria a livello mondiale e il buon andamento delle valute diverse dall'Euro (soprattutto Dollaro USA e Yen), chiude l'anno a -0,16%. La parola d'ordine nell'anno, in tutti e quattro i casi, è stata "cautela":  la gestione è stata improntata al un contenimento del rischio e della volatilità prima ancora che al rendimento. I risultati appena descritti, infatti, sono stati ottenuti registrando livelli di volatilità bassissimi (e, quindi, con minor rischio per l’aderente).  
 
Anche i risultati pluriennali delle linee di investimento (2003 – 2011) restano più che dignitosi, anche nel confronto con la rivalutazione del Tfr registrata nello stesso periodo. Una solidità che ha consentito, dati alla mano, di proteggere significativamente le posizioni degli iscritti al fondo regionale. L'extra rendimento offerto da contributo azienda (per i lavoratori dipendenti) e risparmio fiscale rendono, ancora una volta, la scelta di adesione estremamente conveniente, anche nei momenti di forte volatilità dei mercati. È questo uno dei fattori che ha permesso a Solidarietà Veneto di chiudere il 2011 registrando un incremento del numero degli iscritti, nonostante la difficile congiuntura economica. Al 31 dicembre 2011, gli iscritti attivi a Solidarietà Veneto erano oltre 45.870 (+1% rispetto all’anno precedente). Crescita che, con un + 6% rispetto al 2010, si registra anche nel numero delle aziende associate (oltre 6.300).

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