24/02/2012

Pubblico impiego e scuola, la campagna per le Rsu al rush finale

Pubblico impiego e scuola, la campagna per le Rsu al rush finale

Recupero del potere d'acquisto dei salari, nuovi contratti, rilancio delle professioni e nuova politica degli organici. Sono queste le priorità con cui Cisl Fp e Cisl Scuola si presentano al voto per il rinnovo delle Rsu del pubblico impiego e della scuola, il 5-6-7 marzo 2012. Priorità da rendere possibili attraverso la riorganizzazione degli enti, la spending review e la lotta all'evasione fiscale.

Giovanni Faverin e Francesco Scrima, leader nazionali delle due categorie della Cisl, vanno dritti al punto: "Il potere d'acquisto dei salari nei settori pubblici è gravemente danneggiato dal blocco dei contratti. I dati Istat sulle retribuzioni mostrano uno scollamento drammatico tra salario e inflazione. Scollamento che anche in passato si è registrato solo quando la contrattazione era ferma".

"Le condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici e del personale scolastico hanno bisogno di interventi rapidi" attaccano Faverin e Scrima, "E lo strumento in grado di garantire condivisione ed efficacia è la contrattazione collettiva, da rilanciare sia a livello nazionale sia a livello decentrato".

"Fin qui i lavoratori pubblici hanno contribuito responsabilmente al risanamento, ma vogliono una riqualificazione vera della spesa pubblica. E vogliono che il loro contributo alla creazione di risparmio sia riconosciuto e premiato".

"I risultati concreti sono da sempre il nostro obiettivo. E negli ultimi durissimi anni non ci siamo tirati indietro: abbiamo rinnovato i contratti 2008/2009; abbiamo recuperato i tagli ai fondi di produttività e leggi speciali disposti dal famigerato decreto 112/2008; abbiamo impedito il taglio degli stipendi pubblici (come è avvenuto in tutta Europa) dirottando le cesoie del risanamento su consulenze, alti dirigenti e costi della politica; abbiamo impedito l'applicazione delle fasce di Brunetta al salario accessorio (25-50-25), il differimento delle tredicesime, l'esclusione ai fini pensionistici del servizio militare e del riscatto della laurea, il taglio dei buoni pasto, fatto partire la previdenza integrativa per il pubblico impiego e ottenuto la norma sui piani di razionalizzazione. Se a questo aggiungiamo il piano di assunzioni e di contrasto alla precarietà ottenuto per la scuola (67.000 immessi in ruolo lo scorso settembre) e l'intesa sul recupero degli scatti di anzianità, si completa il quadro di un'azione sindacale efficace anche in tempi che sarebbero proibitivi senza una forte capacità di presenza, di proposta e di negoziato". 

 

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