1/03/2012

Veneto: straniero anziano? Go home! Per i genitori over 65 ricongiunti si chiede il 7,5% del reddito come tassa sulla salute

Veneto: straniero anziano? Go home!

Per i genitori con più di 65 anni ricongiunti si chiede il 7,5% del reddito come tassa sulla salute. I primi casi segnalati a Treviso

Treviso - Si aggiunge un nuovo capitolo alle supertasse a carico degli immigrati in Italia. Dopo quella sui permessi di soggiorno (sembra sfumata nel nulla la promessa del Ministro degli interni di rivederla e alleggerirla) ora arriva quella per l'assistenza sanitaria degli ultrasessantacinquenni ricongiunti: i genitori, spesso nonni, del cittadino straniero non comunitario. L'allarme arriva dall'Anolf di Treviso.

"Tutto deriva dalla normativa vigente - spiega Franco Marcuzzo - che prescrive l'obbligo per il cittadino straniero che fa richiesta di ricongiungere il genitore con più di 65 anni, di pagargli una copertura assicurativa sanitaria. Copertura che può essere fatta tramite una polizza con una società di assicurazione (le assicurazioni sono però disponibili solo a prezzi proibitivi) oppure pagando un contributo per l'iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale. In questo ultimo caso l'importo del contributo lo stabilisce il Ministero della Salute che, però, ad oggi, nonostante siano passati 3 anni e mezzo dalla approvazione della legge, non ha ancora provveduto ad emanare il relativo decreto".

A risolvere, in via transitoria la questione, ci ha pensato la Regione Veneto che aveva fissato, facendo
riferimento ad un precedente decreto del 1986, in euro 386,34 l'importo annuo del contributo. Tutto risolto quindi? Niente affatto. Ora sembra che la Regione intenda sollecitare le ASL a richiedere il pagamento per intero del contributo: quello già richiesto sarebbe infatti solo il minimo dovuto in quanto il suo valore effettivo era fissato, dallo stesso decreto, nel 7,5% del reddito della persona che ha richiesto il ricongiungimento. Un salasso pesantissimo. Per chi lavora tutto l'anno l'iscrizione del genitore anziano
verrebbe a costare quasi quanto una intera mensilità. Se poi ci fossero anche arretrati da pagare la cosa
sarebbe completamente insostenibile e a Treviso si segnala già qualche caso di richiesta di pagamento
inviato dalla ASL.

"Dopo la super tassa sui permessi di soggiorno ora arriva anche, a sorpresa, la supertassa per il servizio
sanitario- commenta Maurizio Cecchetto, della Cisl del Veneto - come se le famiglie dei cittadini stranieri
non fossero già in gravi difficoltà a causa della crisi occupazionale". Di chi sono le responsabilità?

"Sicuramente del governo Berlusconi che non ha definito l'importo del contributo (con il rischio che lo definisse altissimo!) ma anche dell'iniziativa delle ASL, che non capiamo a che lo titolo lo facciano, visto che al momento mancano indicazioni formali da parte della Regione. Il sospetto è che si voglia ostacolare in
tutti i modi il ricongiungimento delle famiglie dei lavoratori stranieri ed in particolare rendere quasi
impossibile quello dei genitori anziani in quanto non utili alla produzione e più facilmente bisognosi di cure ed assistenza. Faccio presente che si tratterebbe dell'unico caso di tassa sulla salute diretta perché, come si sa, il servizio sanitario viene sostenuto tramite l'IRAP a carico delle aziende e con altre risorse provenienti dalla fiscalità generale".


Mestre, 1° marzo 2012

Cisl del Veneto
Ufficio Stampa