13/03/2012

Igiene ambientale pubblica: l'80% dei lavoratori della Marca ha incrociato le braccia

Igiene ambientale pubblica, sciopero di lunedì 12 marzo

L'80% dei lavoratori trevigiani ha incrociato le braccia

Treviso - Oltre 300 manifestanti, un terzo dei quali trevigiani, hanno partecipato lunedì 12 marzo al corteo di protesta contro le liberalizzazioni organizzato dalle segreterie regionali di Fit-Cisl e Fiadel, sindacati di rappresentanza dei lavoratori dell'igiene ambientale. Tanti i lavoratori di Trevisoservizi e Contarina che hanno incrociato le braccia nella giornata di sciopero nazionale proclamata da Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel per protestare contro le "liberalizzazioni selvagge" del Governo.

L'adesione allo sciopero in provincia di Treviso è stata pari all'80%. Nella Marca si contano circa 300 addetti ai quali è applicato il contratto Federambiente; la maggioranza di questi è distribuita tra Trevisoservizi e Contarina. Il corteo è giunto alle 11 a Ca' Farsetti, dove i segretari regionali Gaetano Antonello e Maurizio Fonti della Fit Cisl e Maurizio Contavalli della Fiadel, insieme ad alcuni rappresentanti dei territori veneti, sono stati ricevuti da Franco Bonesso, in rappresentanza dell'Anci regionale, e da una delegazione del Comune di Venezia guidata dall'assessore Pier Francesco Ghetti.

"Al tavolo - spiegano Oscar Dalla Rosa della Fit Cisl e Carmelo Cavallo della Fiadel - sono state spiegate le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali, che con l'approvazione del Decreto n. 1/2012 vedono sparire importanti regole in un servizio essenziale come quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Le parti si sono lasciate con l'impegno di ritrovarsi lunedì 26 marzo al fine di proseguire la discussione anche alla luce di quelle che saranno le indicazioni della Regione, con cui l'Anci ha in programma un incontro già dalla prossima settimana. Permane la nostra forte perplessità sulle liberalizzazioni dei servizi pubblici, alla luce anche del risultato del referendum popolare dello scorso anno, con il quale i cittadini hanno espresso chiaramente la loro contrarietà alla privatizzazione dei servizi pubblici".

I lavoratori del settore sono preoccupati soprattutto per la mancanza di regole certe in merito alle modalità di esternalizzazione dei servizi e per le scarse garanzie sull'applicazione del contratto nazionale di settore. Il rischio, secondo la Fit Cisl, è quello di dare il via a una giungla selvaggia, dove a farne le spese sarebbero i lavoratori e i cittadini con un probabile peggioramento del servizio.

Treviso, 13 marzo 2012

Cisl Treviso
Ufficio Stampa