30/03/2012

Mercato del Lavoro, sviluppo e occupazione al centro del Consiglio generale della Cisl Treviso: tre domande a Santini

Riforma del Lavoro, Giorgio Santini  venerdì 30
al Consiglio generale della Cisl di Treviso
Tre domande al Segretario aggiunto

Treviso - Riforma del Lavoro, venerdì 30 marzo il segretario aggiunto della Cisl nazionale Giorgio Santini ha partecipato al Consiglio generale della Cisl trevigiana presso l'Albergo Antica Postumia di Fanzolo di Vedelago (via Montegrappa, 36). I lavori si sono svolti sul tema del confronto con il Governo sul mercato del lavoro, sullo sviluppo e sull'occupazione.

"Santini - spiega il segretario generale della Cisl di Treviso Franco Lorenzon - ci ha aiutato a entrare nei dettagli della Riforma del Lavoro. La scelta del disegno di legge lascia spazi per trovare soluzioni più utili per i lavoratori, a condizione che non prevalga solo la mediazione politica. Il nostro giudizio complessivo sulla Riforma è positivo, soprattutto per quanto concerne i provvedimenti presi per combattere la flessibilità malata, con il miglioramento del trattamento economico e normativo sul lavoro flessibile e la penalizzazione del lavoro precario. E' infatti prevista la valorizzazione dell'apprendistato come contratto principale di avvio al lavoro, la trasformazione in rapporto di lavoro subordinato delle false partite Iva, vincoli più stretti per i co.co.pro., la regolamentazione più favorevole dei rapporti a tempo determinato e l'allargamento della platea dei beneficiari degli ammortizzatori sociali. Si tratta di un primo passo di un lungo cammino necessario per ridurre la distanza tra il lavoro più tutelato e quello precario, percorso che si potrà concludere solo con la riduzione del pesante carico fiscale che grava ancora sul lavoro".

Tre domande a Giorgio Santini sulla Riforma del Mercato del Lavoro

Come giudica la riforma del Mercato del Lavoro?
"E' una buona riforma, soprattutto perché viene fortemente incentivato come canale privilegiato per l'ingresso al lavoro una forma contrattuale che tendenzialmente diventa stabile: il contratto di apprendistato o di inserimento per i più anziani, che costerà meno alle aziende. I contratti temporanei e flessibili, a progetto e le partite Iva usate impropriamente, invece, costeranno di più, quindi saranno meno convenienti per le aziende. C'è un segnale nuovo che guarda soprattutto a dare risposte a valide alle persone che faticano a entrare nel mondo del lavoro, come i giovani e quelli che hanno perso il lavoro e devono rientrare".

Per i giovani concretamente cosa cambierà?
"Le faccio un esempio: uno dei contratti più usati, anche per ‘imbrogliare' i giovani è quello di tirocinio o di stage, così come i contratti a chiamata. Questi contratti verranno fortemente limitati nel loro utilizzo. Tirocini e stage si potranno fare, ad esempio solo nell'ambito dei percorsi scolastici. Al massimo si potranno fare stage nei sei mesi successivi alla conclusione del percorso di studi, poi basta, si passa al contratto di apprendistato. Idem per i contratti a chiamata, altra fonte di forte abuso. Ci sarà l'obbligo, con la riforma, di comunicare all'ufficio del Lavoro ogni volta che il lavoratore viene chiamato. Si tratta di forme di controllo che finalmente vengono introdotte: il sindacato è da anni che le chiede".

Va modificata in alcune sue parti?
"Sì, ma non su questi aspetti. C'è un problema che riguarda la riforma dell'articolo 18. La riforma prevede un passaggio a quella che è la disciplina in atto in alcuni Paesi europei, in particolare la Germania, cioè che il giudice di fronte a un licenziamento illegittimo ha due possibilità oggi di sanzione: non solo il reintegro, ma anche l'indennizzo. È importante che questo valga per tutte le tipologie di licenziamento: la possibilità del reintegro dev'esserci in tutti i tipi di licenziamenti, siano essi discriminatori, disciplinari o economici. Questo è un miglioramento che a mio avviso è possibile fare, chiarendo bene la finalità della norma. Non è vero che è stato cancellato l'articolo 18: oggi ha la stesa forza di prima per impedire i licenziamenti illegittimi soprattutto se nel dibattito parlamentare lo si migliorerà in questo senso".

 

LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO - MATERIALI: 

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Treviso, 28 marzo 2012

Cisl Treviso
Ufficio Stampa