4/04/2012

Lavoratori in esodo incentivato: iniziativa nazionale il 13 aprile


Lavoratori in esodo incentivato: iniziativa nazionale il 13 aprile

La Cisl Treviso spiega i motivi della protesta unitaria

Il prossimo 13 aprile, anche insieme a Cgil e Uil, la Cisl organizza una iniziativa nazionale unitaria per sollecitare Governo e Parlamento ad affrontare i problemi che l'innalzamento repentino dei requisiti di pensionamento comporta ai lavoratori, specie a chi, espulso dai sistemi produttivi, rimane senza lavoro e senza alcuna fonte di reddito.

Il provvedimento "Milleproroghe" ha, infatti, affrontato solo parzialmente ed in maniera insufficiente i problemi dei lavoratori in esodo incentivato che nei mesi scorsi avevamo posto all'attenzione di Governo e Parlamento. Al tempo stesso il meccanismo delle deroghe dall'applicazione dei nuovi requisiti pensionistici non assicura le necessarie certezze ai lavoratori espulsi o prossimi all'espulsione dal lavoro.

L'attuale normativa previdenziale, inoltre, non consente ai lavoratori ormai prossimi alla pensione, che abbiano versato contributi presso enti e gestioni diverse, di ricongiungerli tutti gratuitamente, imponendo oneri di ricongiunzione troppo gravosi ed insostenibili e, comunque, non rapportati al reale beneficio ottenibile.

Per questi motivi il 13 aprile 2012 chiederemo che venga assicurata la necessaria ed integrale copertura di tutte le esigenze dei lavoratori disoccupati che concluderanno il periodo di utilizzo degli ammortizzatori sociali, per i lavoratori collocati in mobilità, mobilità lunga, in esodo (anche volontario e a seguito di accordi individuali), a carico dei fondi di solidarietà di settore, autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione e in esonero.

Per quanto riguarda i lavoratori in esodo incentivato riteniamo che sia troppo restrittivo vincolare la possibilità di pensionamento con i vecchi requisiti. Riteniamo, infatti, che dalle deroghe non possano essere esclusi i licenziamenti individuali e collettivi avvenuti in assenza di accordi nonché i lavoratori in esodo per i quali è iniziata, ma non si è conclusa, la procedura di licenziamento.

Per quanto concerne il problema delle pensioni del comparto scuola e AFAM, dove vige una specifica normativa, deve essere prevista l'opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per acquisire i requisiti per l'accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa.

Su tutti questi temi la Cisl, con Cgil e Uil, chiede al Governo l'apertura di un confronto che consenta di individuare le soluzioni più opportune e per rendere più eque le misure previdenziali adottate, sollecitando i partiti politici ed il Parlamento a sostenere l'iniziativa.

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