7/12/2010

1950-2010: la Cisl trevigiana festeggia il 60° anniversario

1950-2010: la Cisl trevigiana festeggia il 60° anniversario
Celebrazioni a Castelbrando venerdì 10 dicembre
Sarà assegnata la prima borsa di studio "Domenico Sartor"

Treviso - Sessant'anni di Cisl. In Italia, in Veneto e nella Marca. A Treviso la Cisl è stata costituita il 14 aprile del 1950. Domenico Sartor, grande figura politica del dopoguerra trevigiano, ne è stato il primo segretario generale. Inaugurò quell'incarico partecipando all'occupazione della filatura Canovai di Visnadello. Sessant'anni di battaglie per affrontare e risolvere i problemi concreti dei lavoratori, sessant'anni di strade faticosamente aperte, di valori condivisi come la giustizia, la solidarietà, la centralità della persona, il pluralismo, il protagonismo autonomo delle associazioni di rappresentanza.

60 ANNI DI CISL - Venerdì 10 dicembre la Cisl di Treviso celebra il 60° anniversario a Castelbrando, a Cison di Valmarino. Lo fa con un'iniziativa particolare, con un pomeriggio di riflessione e approfondimenti sul valore del sindacato oggi. "Si tratta - spiega Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl di Treviso - di un'occasione importante per riflettere sulla storia del nostro sindacato e per ‘rispolverare i fondamentali' di un modello sindacale che si è sempre caratterizzato per la propria capacità innovativa al di fuori degli schemi politici e ideologici e, soprattutto, per quel voler stare dentro i problemi concreti dei lavoratori e dei pensionati". Il programma prevede l'apertura dei lavori alle 14.45 con l'introduzione del segretario generale Lorenzon. Il professor Giampiero Bianchi interverrà su "La Cisl: valori costitutivi e attualità di un sindacato di successo". Non mancherà il saluto della segretaria generale della Cisl Veneto Franca Porto. Le conclusioni saranno affidate al segretario confederale Giorgio Santini.

LA BORSA DI STUDIO - Uno dei momenti clou della celebrazione, alle 16.45, sarà la consegna, a cura del professor Paolo Feltrin, della prima borsa di studio promossa dalla Cisl trevigiana in memoria del suo primo segretario generale. Il premio per tesi di laurea "Domenico Sartor", per un valore di 1500 euro, è destinato a tesi di dottorato di ricerca, lauree specialistiche o magistrali, che approfondiscono la storia del sindacato, la storia del lavoro e delle relazioni industriali, la sociologia e l'economia del territorio trevigiano. Il borsista della prima edizione è Miro Marchi, veronese, classe 1983, che si è aggiudicato la borsa di studio con la tesi dal titolo "Il peso dei legami forti. Gli operai di Follina di fronte alla crisi del 1982" (Corso di Laurea Specialistica in Antropologia culturale, Etnologia ed Etnolinguistica, Università degli Studi di Venezia, relatore prof. Renzo Derosas). Il giudizio sulle opere a concorso è stato affidato a una Commissione presieduta da Paolo Feltrin, Docente presso l'Università degli Studi di Trieste. La commissione è composta da Ivano Sartor, Direttore degli Archivi Contemporanei di Storia Politica, da Frediano Bof, Docente presso l'Università degli Studi di Udine e Maurizio Cecchetto, segretario Cisl regionale Veneto.

IL PRIMO SEGRETARIO - Domenico Sartor nasce nel 1913 in California in una famiglia di emigrati provenienti da Castelfranco. Tornato in Veneto con la famiglia dopo circa 12 anni, si laurea nel 1937 in Giurisprudenza alla Cattolica di Milano, dove entra in contatto con Dossetti, Lazzati e La Pira e dove coltiva l'interesse per la filosofia personalista di Maritain e Mounier. Esercita la professione di avvocato in uno studio di San Donà di Piave, dedicandosi alla difesa e all'assistenza dei contadini. Durante la guerra viene incarcerato per tre volte a causa delle sue posizioni antifasciste e prende parte attiva alla lotta partigiana. Dopo la Liberazione è viceprefetto di Treviso, deputato dal 1946 al 1976, primo segretario dell'Unione sindacale provinciale Cisl (1950-1951), più volte segretario della Dc trevigiana, sindaco di Castelfranco dal 1946 al 1948 e dal 1951 al 1958 e fondatore dell'Istituto professione statale per l'agricoltura (Ipsa) e del Cecat presso la stessa città. Muore nel 1992.