24/04/2012

Commercio: nelle festività non c'è obbligo di lavoro

Commercio: nelle festività non c'è obbligo di lavoro

"Siamo contrari alle aperture domenicali e soprattutto alle aperture nei giorni festivi dei negozi e dei supermercati; siamo contrari e lo abbiamo detto in tutte le occasioni, così come siamo contrari alla dichiarazione di sciopero durante le festività: non è necessaria e costituisce solo un danno ai lavoratori". E' questa la posizione assunta a livello regionale e provinciale dalla Fisascat Cisl e dalla Uil del settore commercio dopo che molte attività commerciali hanno annunciato l'intenzione di tenere aperti i negozi anche in occasione del prossimo delle feste repubblicane del 25 Aprile, Primo Maggio e 2 Giugno.

"Pasqua e Pasquetta, il 25 aprile, il 1° maggio, il 2 giugno e le altre festività sono momenti importanti sia di preghiera che di valore civile, ma sono anche momenti di aggregazione dove viene esaltato il ruolo della famiglia e dello stare assieme, così come ha bene ricordato nei giorni scorsi il Patriarca di Venezia Mons. Moraglia", spiegano i rappresentanti dei lavoratori del commercio per la provincia di Treviso Edoardo Dorella (Fisascat Cisl) e Massimo Marchetti (Uiltucs Uil).

Più che lo sciopero, in sostegno dei lavoratori viene indicato il dettato del contratto nazionale di lavoro che stabilisce come non vi sia alcun alcun obbligo lavorativo durante le festività. Una regola che è stata suffragata anche dalla Corte di Cassazione con ben due sentenze del 1997 e del 2005: i lavoratori in tali giornate sono esentati dalla prestazione lavorativa. Non possono essere obbligati a lavorare e non possono essere puniti se non vanno al lavoro. E se il dipendente si rifiuta di lavorare durante una festività ha il diritto ad avere comunque la sua retribuzione per quella giornata e nessuno può contestargli l'assenza.

Ecco il perché della contrarietà alla dichiarazione di sciopero proclamata dalla sola Cgil. Non è necessaria e costituisce solo un danno ai lavoratori.

In un comunicato congiunto Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil si sono già dichiarate pronte a tutelare i propri associati e tutti i lavoratori di fronte a tentativi di forzare la loro volontà da parte delle aziende per farli lavorare in queste prossime festività.

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