24/04/2012

Commercio: no al lavoro e no allo sciopero (inutile) nei giorni di festa

Commercio: nelle festività non c'è alcun obbligo di lavoro

Fisascat Cisl: "No al lavoro e no allo sciopero (inutile) nei giorni di festa"

Treviso - "Come Fisascat siamo fermamente contrari ad aprire i negozi durante le giornate di festività, soprattutto il 25 aprile e il 1° maggio, giornate di forte intensità emotiva per tutti i cittadini e pertanto anche per i dipendenti del commercio". A ribadire la contrarietà alle aperture dei negozi nei giorni festivi è Mirco Ceotto, segretario generale della Fisascat Cisl di Treviso.

"Le aperture indiscriminate attuate attraverso le liberalizzazioni del decreto Salva-Italia - prosegue Ceotto - facilitano solo la grande distribuzione, che ha mezzi e persone per poter reggere un tale impegno. Diverso il livello di impegno organizzativo e finanziario che la piccola distribuzione locale e il negozio possono mettere in campo per affrontare una liberalizzazione di orari che non ha precedenti. Nei fatti, si sta creando una concorrenza senza equilibrio, dove il rischio è quello di svuotare dei negozi i centri delle nostre città a favore di un sistema commerciale basato sulle grandi superfici, che non è mai stato nella nostra cultura. Dovremmo chiederci quindi quale commercio vogliamo per il futuro".

Sul fronte del lavoro, la Fisascat ribadisce e ricorda a tutti i dipendenti che, come stabilisce il contratto nazionale di lavoro, non c'è alcun obbligo lavorativo durante le festività. In tali giornate infatti i lavoratori sono esentati dalla prestazione lavorativa. I dipendenti non possono essere obbligati a lavorare e non possono essere puniti se non vanno al lavoro. "Questo significa - sottolinea Ceotto - che anche se il dipendente si rifiuta di prestare la sua opera durante una festività ha il diritto ad avere la sua retribuzione per quella giornata, e comunque nessuno può contestargli l'assenza. Di fatto sono giornate di festa per tutti, anche per i lavoratori del commercio. Aderire a scioperi vuol dire solo subire una forte penalizzazione economica. Se qualche dipendente ha particolari contratti individuali con la previsione di lavorare durante le festività, venga nei nostri uffici per verificare la correttezza del contratto".

I lavoratori, con il sindacato, chiedono ai consumatori, ai cittadini e alle istituzioni, di unirsi alla protesta contro queste aperture selvagge per poter trascorrere le festività con i propri cari, nelle proprie case o nei tanti bellissimi luoghi della provincia di Treviso, e non all'interno dei negozi e dei centri commerciali.

Treviso, 24 aprile 2012

Cisl Treviso
Ufficio Stampa