24/04/2012

Accordo separato sul premio di risultato alla Keyline, Lovisotto (Fim Cisl): "La Fiom ha tradito la volontà dei lavoratori"

Accordo separato sul premio di risultato alla Keyline

Lovisotto (Fim Cisl): "La Fiom ha tradito la volontà dei lavoratori"

Treviso - "Più che un accordo separato, parlerei di una netta separazione fra la Fiom e i lavoratori della Keyline: la Fiom, in minoranza nell'azienda coneglianese, non riesce a rappresentare neppure i pochi iscritti che ha, visto che sul verbale di accordo sul premio di risultato firmato ieri, i lavoratori si erano espressi con un sì all'unanimità appena tre giorni fa nel corso di un'assemblea con la presenza del sindacato. Tutti i lavoratori dell'azienda hanno approvato il testo dell'accordo che abbiamo firmato ieri: la Fiom, non firmando l'accordo, ha tradito la volontà dei lavoratori, compresi i suoi iscritti". Alessio Lovisotto, segretario Fim Cisl di Treviso, fa chiarezza sul verbale di accordo siglato ieri per la definizione del premio di risultato per i lavoratori della Keyline, azienda di Conegliano che opera nel settore delle chiavi in netta controtendenza rispetto al periodo di crisi: ha registrato un +18% di fatturato in due anni e ha inserito 20 dipendenti nel 2011 e altri 2 nel 2012, per un totale di 91 dipendenti.

"Alla luce di queste performance - spiega Lovisotto della Fim Cisl - abbiamo proposto all'azienda di riconoscere un premio di risultato per i dipendenti. Dopo una trattativa durata sei mesi, abbiamo presentato uno schema che prevede 750 euro all'anno che possono essere elevati del 10% se i risultati sono superiori alle previsioni. Tutti i lavoratori si sono espressi sul testo che è stato approvato, con un sì unanime. Non si capisce come mai la Fiom abbia cambiato idea all'ultimo momento, tradendo il voto espresso dai suoi stessi lavoratori e rappresentanti".

Ma non è tutto. Uno degli aspetti dell'accordo criticati dalla Fiom è quello riguardante la malattia: il premio di risultato prevede che dalla terza malattia in poi, i primi tre giorni vengano conteggiati doppi. Un passaggio, quest'ultimo, ripreso dal Patto per lo sviluppo siglato nei mesi scorsi da Unindustria, Cgil, Cisl e Uil. "O la mano sinistra non sa cosa fa la destra - chiude il sindacalista della Fim Cisl - oppure la Cgil deve fare un po' di chiarezza al suo interno se prima firma il Patto per lo sviluppo e poi la Fiom non lo applica criticandolo aspramente".

Treviso, 24 aprile 2012

Cisl Treviso
Ufficio Stampa