14/06/2012

Cittadini stranieri residenti nella Marca: calano le nascite, rallenta la crescita demografica

I cittadini stranieri residenti nella Marca: presentato da Anolf, Caritas e Servire il nono Rapporto sulla presenza e la distribuzione degli immigrati in provincia di Treviso

Treviso - Presentato questa mattina, giovedì 14 giugno, a Treviso, il nono "Rapporto sulla presenza e la distribuzione degli immigrati in provincia di Treviso - anno 2011". Erano presenti Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl di Treviso, Franco Marcuzzo, responsabile Anolf Treviso, don Bruno Baratto, collaboratore Caritas, Ermanno Zuliani, sociologo della Cooperativa Servire, e Letizia Bertazzon di Veneto Lavoro.

Una lettura sintetica dei dati 2011 sembra dire che Treviso sta perdendo l'attrazione che per molti anni ha avuto nei confronti dei migranti, soprattutto a livello occupazionale. Se da un lato la presenza dei migranti ha assunto caratteristiche strutturali, dall'altro la crisi economica e di lavoro sta rimettendo in discussione processi di stabilizzazione lunghi e sofferti, e che sembravano ormai abbastanza acquisiti.

I rilievi più evidenti: la brusca inversione di tendenza sui nati da entrambi i genitori stranieri (-139 nati, -6,5%), l'andamento sempre più rallentato della crescita dei residenti non italiani, che si manifesta sia nelle residenze che nelle presenze a scuola. E tuttavia una presenza che tende ad aumentare, almeno a livello di residenti (+2.457, +2,4%, per un totale di 102.541 residenti stranieri), confermata comunque dai dati sui minori (+643 alunni stranieri, +3,5%), sulla seconda generazione, sugli alunni di cittadinanza straniera , e in parte dagli stessi dati sul lavoro, pur fortemente segnato dalla crisi.

In genere, sembra prevalere la tendenza a resistere, magari rimandando al paese d'origine parte della famiglia in attesa di tempi migliori, o provando a cercar lavoro in altre regioni o nazioni europee, mantenendo però la residenza a Treviso. Spesso infatti sono state investite notevoli risorse nel Trevigiano soprattutto attraverso l'accensione di mutui per l'acquisto di un'abitazione. Anche il travaglio per la conquista di un permesso di lungo periodo può influire sulla tendenza a mantenere un riferimento regolare sul territorio.

E d'altra parte, le considerazioni sulle dinamiche demografiche dei migranti, a parziale compenso del decremento e dell'invecchiamento degli autoctoni (la prevalenza di nati sui morti si riduce a 968), diventano ancora più attuali, oggi che si evidenzia ancor più il peso che il sistema sociale sta accentuando sul segmento sempre più limitato di lavoratori attivi. Le prospettive per il futuro non possono non tener conto di questo fattore, sempre più imprescindibile.

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Treviso, 14 giugno 2012

Cisl Treviso
Ufficio Stampa