19/07/2012

Indagine dell'Osservatorio Cisl sul Mercato del Lavoro nel primo semestre del 2012

Il mercato del lavoro in provincia di Treviso: indagine dell'Osservatorio Cisl sul secondo trimestre 2012 e sui primi sei mesi dell'anno

4.345 licenziamenti dall'inizio dell'anno, boom della Cig

Treviso - 4.345 licenziamenti dall'inizio dell'anno, con un picco di 2.955 lavoratori messi in mobilità dalle piccole imprese, e un'esplosione della cassa integrazione ordinaria, che registra un +43% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Sono alcuni dei dati illustrati questa mattina, giovedì 19 luglio, nella sede provinciale della Cisl di Treviso, nel corso della conferenza stampa sui risultati dell'analisi condotta dall'Osservatorio della Cisl trevigiana sull'andamento del Mercato del Lavoro e dell'occupazione nel secondo trimestre del 2012 e nei primi sei mesi dell'anno.

I lavoratori in lista di mobilità a seguito di licenziamenti collettivi (L.223) nel secondo trimestre 2012 sono stati 517. Nel secondo trimestre 2011 erano stati 707, mentre nel primo trimestre del 2012 873. I lavoratori in lista di mobilità attivati dalle piccole imprese (L.236) nel secondo trimestre 2012 sono stati sono stati 1216. Nel secondo trimestre 2011 sono stati 1015, mentre nel primo trimestre 2012 1739. Da gennaio a giugno 2012 sono stati dunque licenziati complessivamente 4.345 lavoratori. Nello stesso periodo del 2011 avevano perso il lavoro 3.993 dipendenti, nei primi sei mesi del 2010 4.337. Nelle grandi imprese, il 37% di chi perde il lavoro ha più di 50 anni. Nelle piccole aziende, un licenziato su tre ha dai 30 ai 40 anni.

"Il 2011 - commenta Alfio Calvagna, segretario della Cisl di Treviso - si è chiuso con 23.949 iscritti nelle liste di disoccupazione e il 2012 si è aperto con altri 4.345 lavoratori messi in mobilità. Purtroppo, dal punto di vista dei licenziamenti, siamo tornati ai livelli dell'esplosione della crisi, a cavallo fra il 2009 e il 2010. Solo nei primi mesi dell'anno hanno chiuso 680 attività lavorative, delle quali 250 nel settore delle costruzioni, 167 del commercio, 132 del manifatturiero, settore all'interno del quale a soffrire di più è il metalmeccanico, che ha perso 47 aziende, il legno/arredo, che ne ha perse 29 e il sistema moda con meno 24 aziende". La produzione e il fatturato, nel primo trimestre 2012, risultano in calo del 4,5%, mentre l'utilizzo degli impianti rimane fermo al 72,9%.

Le ore di Cassa integrazione ordinaria autorizzate nel primo semestre 2012 sono state pari a 2.880.628, registrando un aumento di richieste pari al +43% rispetto allo stesso periodo del 2011, quando le ore autorizzate erano state 2.019.893. Le ore di Cigs (Cassa integrazione straordinaria) autorizzate nel primo semestre 2012 sono state pari a 1.895.192. Nello stesso periodo del 2011 le ore autorizzate sono state 5.203.097. La diminuzione di richieste è dunque pari al -64%. Per quanto riguarda la Cassa integrazione in deroga le ore complessivamente autorizzate nel primo semestre del 2012 sono state 2.801.929, il +21% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Nel 2011, infatti, da gennaio a giugno sono state autorizzate 2.315.043 ore. "Siamo di fronte a una disoccupazione consistente e di lungo periodo - prosegue Calvagna -; le imprese hanno esaurito la possibilità di utilizzare la cassa integrazione straordinaria, ecco perché aumenta quella ordinaria e il numero di licenziamenti. Alla fine dell'anno scorso c'erano 100 aziende in cassa integrazione straordinaria, 71 delle quali entro dicembre 2012 termineranno l'utilizzo di questo ammortizzatore". Quaranta, infine, per un totale di mille lavoratori coinvolti, le nuove crisi aziendali aperte da gennaio alla fine di giugno.

Treviso, 19 luglio 2012

Cisl Treviso
Ufficio stampa