23/03/2011

Aimeri Srl, sciopero a Resana, presidio a Camposampiero

Aimeri ambienti Srl, lavoratori in sciopero a Resana

Presidio di protesta a Camposampiero, nel Padovano

Resana (Treviso) - Aimeri ambienti Srl, proclamato lo sciopero dei lavoratori operativi nella sede di Resana, in provincia di Treviso. I dipendenti si asterranno dal lavoro domani, giovedì 24 marzo. Contemporaneamente, dalle 9 alle 12.30, i dipendenti organizzeranno un presidio di protesta pacifica davanti alla sede Etra di Camposampiero (Padova) in via Straelle di San Pietro. "Rispetto a una serie di problemi che abbiamo anche discusso lo scorso 1° marzo in Prefettura a Padova - spiega Fonti, segretario della Fit-Cisl di Treviso - l'azienda continua a evitare di dare risposte concrete".

Aimeri ambienti Srl è una grande azienda privata per la raccolta dei rifiuti, attiva anche in Veneto con cinque "basi operative": a Cortina D'Ampezzo e Santa Giustina (nel Bellunese), a San Donà di Piave e Cavallino Treporti (nel Veneziano) e a Resana, in provincia di Treviso. Ad essere in difficoltà sono proprio i 50 dipendenti della sede di Resana, operativi nella raccolta dei rifiuti nei comuni padovani di Borgoricco, Piombino Dese, Loreggia, Massanzago, Campodarsego, Camposanpiero, San Giorgio delle Pertiche, Curtarolo e Trebaseleghe.

Diverse le questioni denunciate dal sindacato: i premi di produttività che l'azienda non intende riconoscere, i contenitori da 80 litri che i lavoratori sono obbligati a utilizzare per la raccolta del vetro, quando per motivi di sicurezza il contratto nazionale prevede che si usino contenitori da 30 litri, la mancanza di investimenti per l'ammodernamento del parco mezzi e la fornitura di abbigliamento adeguato e sicuro, il tutto condito da relazioni industriali approssimative. "Inoltre - aggiunge Fonti - i lavoratori che hanno aderito al fondo pensione integrativo hanno scoperto di recente che, dal mese di maggio 2010, l'azienda non ha ancora versato gli importi regolarmente trattenuti dalla busta paga. Dove sono finiti ?".

Le richieste dei lavoratori sono precise. "L'azienda - spiega Fonti - deve decidersi a fare investimenti per aggiornare il parco mezzi, riorganizzare il lavoro per ridurre i carichi, cambiare la tipologia di contenitori. E sul premio bisogna sedersi a un tavolo e discutere di un importo adeguato ai tempi e che rientri all'interno di un progetto di riorganizzazione aziendale che conduca al miglioramento delle condizioni di lavoro".

Treviso, 23 marzo 2011

Cisl Treviso
Ufficio stampa