11/09/2012

Panto, vertice azienda-sindacati: lo sciopero continua

La proposta dell'ad: il pagamento di una mensilità e la cassa integrazione per tutti e 118 i dipendenti

Panto, vertice azienda-sindacati: lo sciopero continua

Orrù (Filca Cisl): "Una presa in giro: l'unica preoccupazione dell'azienda è quella di trovare il modo per allontanare i lavoratori dai cancelli"

Treviso - Il pagamento di una delle tre mensilità di stipendio arretrate entro la prossima settimana e quattro settimane di Cassa integrazione a zero ore per tutti e 118 i dipendenti. Queste le proposte avanzate questa mattina, martedì 11 settembre, dall'amministratore delegato della Panto Spa alle rappresentanze sindacali nel corso di un vertice convocato per affrontare la difficile situazione dell'azienda di serramenti di San Biagio di Callalta, i cui lavoratori sono in sciopero da giovedì scorso. La proposta, subito illustrata dai sindacati ai lavoratori, che si sono riuniti in assemblea, è stata rifiutata: lo sciopero proseguirà a oltranza, e non si esclude l'occupazione della fabbrica.

Per Francesco Orrù, segretario generale della Filca Cisl di Treviso, la proposta avanzata dall'azienda è "una presa in giro". "Siamo arrabbiati - spiega Orrù - perché l'incontro con l'amministratore delegato si è rivelato una presa in giro nei confronti di lavoratori che da tre mesi non ricevono lo stipendio. Abbiamo ravvisato una totale mancanza di responsabilità e rispetto nei confronti dei dipendenti. L'azienda non si è minimamente preoccupata di risolvere i problemi dei lavoratori e dell'impresa stessa presentando un piano industriale e spiegando come saldare gli stipendi arretrati, ma ha pensato solamente a come allontanare i lavoratori dai cancelli dell'azienda, proponendo la cassa integrazione".

I lavoratori reclamano gli ultimi tre mesi di stipendio e metà della tredicesima e chiedono certezze sul loro futuro e su quello dell'azienda. "Dopo la proposta ridicola di questa mattina - prosegue Orrù - i dipendenti sono ancora più arrabbiati e convinti ad andare avanti nella protesta a oltranza, e chiedono un incontro direttamente con la proprietà. La Filca Cisl di Treviso è con loro e chiede al sindaco di San Biagio di Callalta la convocazione di un consiglio comunale straordinario e lancia un appello alle istituzioni, Provincia e Regione in primis, per trovare insieme una soluzione per il futuro dei lavoratori.

Treviso, 11 settembre 2012

Cisl Treviso
Ufficio Stampa