18/09/2012

Spending review, mercoledì 19 settembre dalle 10 alle 12 presidio in piazza dei Signori a Treviso

Spending review, mercoledì 19 settembre dalle 10 alle 12 presidio in piazza dei Signori a Treviso

Stato di agitazione proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uil Tucs e Uiltrasporti

Treviso - Un presidio di due ore, dalle 10 alle 12, mercoledì 19 settembre, davanti alla prefettura di Treviso. Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uil Tucs e Uiltrasporti Treviso aprono lo stato di agitazione provinciale contro gli effetti della spending review, che si abbattono su lavoratrici e lavoratori del pulimento, della ristorazione e dei servizi. Un settore che nella Marca dà lavoro a circa 3000 addetti, per il 90% monoreddito e donne, e per la maggioranza con contratto part time.

Il decreto della spending review prevede il taglio del 5% sull'acquisto di beni e servizi da parte delle aziende socio-sanitarie. "Il che - spiega Patrizia Manca della Fisascat Cisl - rischia di tradursi nel taglio delle ore e dei posti di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti pubblici, che sono la parte più debole del mercato del lavoro. Queste lavoratrici sono chiamate quotidianamente a difendere il minimo di orario per vivere, spesso per sopravvivere, e questa ulteriore manovra taglia e peggiora la situazione. Non è possibile scaricare completamente il peso della revisione della spesa ancora una volta e unicamente sui lavoratori".

A difesa delle proprie ragioni, i sindacati saranno in piazza dei Signori mercoledì 19 settembre per un presidio davanti alla prefettura di Treviso, dalle 10 alle 12, "contro gli effetti negativi della spending review decisa dal governo Monti e subito messa in pratica in Veneto, con la richiesta alle aziende sanitarie da parte della Regione di procedere ai tagli del 5%. Questa è la strada già intrapresa dalle Asl di Verona, Padova, passando per l' Asl 13 della Riviera del Brenta fino a Rovigo, mentre a Treviso, Belluno e Venezia ancora non sono state prese decisioni". Una delegazione di rappresentanti sindacali e lavoratori sarà ricevuta dal prefetto di Treviso alle ore 11.

"La cosa certa - sottolinea Patrizia Manca - è che in queste Asl il taglio si è tradotto non certo in una diminuzione degli stipendi dei direttori generali, tutti in scadenza, bensì nel taglio di ore e posti di lavoro degli appalti, che sono la parte più debole del mercato del lavoro".

La scelta del Governo di tagliare del 5% in termini lineari beni e servizi spinge le amministrazioni pubbliche ad aggiudicare appalti al massimo ribasso e quindi a favorire aziende che potrebbero non rispettare legalità e contratti di lavoro. "I cittadini - concludono i sindacati -, devono sapere che non è accettabile che una minore spesa pubblica abbia queste conseguenze e che il conto più elevato di queste scelte ricade su donne e uomini che da sempre contribuiscono all'efficienza e all'efficacia del settore pubblico, svolgendo lavori di sanificazione e pulizia altamente qualificati".

Treviso, 18 settembre 2012

Cisl Treviso
Ufficio Stampa