20/09/2012

"Stop agli aumenti dell'Imu". Appello ai Sindaci da associazioni di categoria e sindacati

"Stop agli aumenti dell'Imu"

Appello ai Sindaci dalle associazioni di categoria e dai sindacati

Treviso - Altolà agli aumenti dell'Imu, che i Comuni stanno valutando in questi giorni, da parte delle Associazioni d Categoria e Organizzazioni Sindacali, unite per chiedere alle Amministrazioni di valutare bene l'impatto di un ulteriore aumento della pressione fiscale su cittadini e imprese alle prese con gli effetti gravissimi della crisi economica. E' stata inviata una lettera ai Sindaci dei 95 Comuni della provincia per esprimere il disagio per la situazione e la rinnovare la richiesta di applicare l'imposta ai minimi previsti.

Ecco il testo della comunicazione:

"I bilanci dei Comuni da tempo soffrono di minori entrate e della diminuzione dei trasferimenti da parte dello Stato.

Il 18 giugno scorso, come noto, le imprese e i cittadini hanno dovuto versare l'acconto dell' Imu, l'Imposta Municipale Unica. Entro il 30 ottobre prossimo, i Comuni dovranno fissare l'aliquota definitiva per il saldo, con la facoltà di maggiorare o ridurre l'aliquota già applicata.

A tal proposito, le Associazioni di Categoria e le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori della provincia di Treviso, pur comprendendo le difficoltà delle Amministrazioni Comunali a realizzare gli obbiettivi di pareggio dei propri bilanci, stante la perdurante e allarmante situazione economica e finanziaria, ribadiscono le richieste di:

contenere la pressione tributaria mediante l'applicazione dell'aliquota minima dell'IMU nel rispetto del valore e del ruolo sociale ed economico delle imprese e della tutela del reddito delle famiglie;

valutare con particolare attenzione l'impatto che una aliquota "maggiore" potrebbe avere sull'economia del territorio;
favorire attraverso aggregazioni di servizi e la centralizzazione degli acquisti le economie di scala volte ad assicurare un contenimento delle spese;

utilizzare il gettito dell'Imu in modo razionale e responsabile, finalizzandolo ai servizi che possono dare sostegno nella difficile fase attuale e rilanciare le prospettive di sviluppo socioeconomico: formazione scolastica, mobilità, infrastrutture, semplificazione burocratica, welfare locale;

assicurare l'equità fiscale contrastando il fenomeno dell'evasione;

promuovere il confronto tra Comuni e Associazioni per la ricerca di soluzioni condivise".

Ance Treviso, Artigianato Trevigiano-Casartigiani, Cia, Cna Treviso, Coldiretti, Confagricoltura Treviso, Confartigianato Marca Trevigiana, Confcooperative, Confesercenti Treviso, Unascom Confcommercio Treviso, Unindustria Treviso, Usarci, Cgil, Cisl, Uil


Questa lettera riprende le ragioni di un appello che le stesse Categorie e Sindacati avevano rivolto il 15 Aprile ai Sindaci, quando si andò a definire l'aliquota della prima rata dell'Imu. Anche in quella sede la preoccupazione per l'aumento della pressione fiscale si è accompagnata alla richiesta ai Comuni di operare per alleggerire i costi e recuperare efficienza attraverso forme di aggregazione e condivisione di uffici e servizi, con le conseguenti e importanti economie di scala che ne deriverebbero. Un ambito su cui si fanno pochi passi avanti con lentezza mentre ben più rapido è l'incremento della pressione tributaria che provocherà un ulteriore avvitamento della crisi.