3/10/2012

Cooperativa "Lavoro & Lavoro" di Ponzano, vicenda conclusa: a tre anni dal fallimento i lavoratori recuperano tutti i crediti

Cooperativa "Lavoro & Lavoro" di Ponzano, vicenda conclusa

A tre anni dal fallimento i lavoratori recuperano tutti i crediti

Treviso - Si concluderà giovedì 4 ottobre con la consegna degli ultimi emolumenti presso la sede Cisl di Treviso, la drammatica vicenda dei 68 lavoratori coinvolti nel fallimento della Coooperativa "Lavoro & Lavoro" di Ponzano Veneto. Una vicenda, quella della cooperativa che operava per conto di una grande azienda tessile della Marca, che ha tristemente anticipato alcune delle crisi aziendali che negli ultimi mesi si stanno replicando a fotocopia nella provincia di Treviso. Dopo due mesi di lavoro senza stipendio, all'inizio del 2009, i 68 lavoratori altamente specializzati nel lavaggio e nella lavorazione dei jeans, hanno deciso di incrociare le braccia, per poi occupare lo stabilimento di Ponzano per quasi un mese (febbraio 2009) fino allo sblocco del pagamento degli stipendi.

"Una volta recuperate le retribuzioni - spiega Gianni Boato della Femca Cisl di Treviso -, anche grazie all'aiuto della Provincia, abbiamo traghettato i lavoratori nel percorso di Cassa integrazione straordinaria per crisi, che poi si è trasformata in Cassa integrazione straordinaria per il fallimento avvenuto il 10 giugno 2009. Ma l'incubo, per i dipendenti, non era finito lì, perché il fallimento della cooperativa ha svelato uno scenario allarmante, con il coinvolgimento di sedi in tutto il Nord Italia, spesso guidate da prestanomi o consulenti poco credibili e difficilmente rintracciabili, in un sistema di scatole cinesi che hanno lasciato i lavoratori quasi sempre a bocca asciutta".

Grazie al lavoro del curatore fallimentare Sonia Bettiol e dell'ufficio vertenze della Cisl di Treviso, anche se con grandi difficoltà, si è riusciti a recuperare attraverso il fondo di garanzia il Tfr di tutti i dipendenti. Domani, con la consegna delle ultime retribuzioni ai lavoratori, la vicenda può dirsi chiusa. "Rimane - commenta Boato - l'amarezza per il comportamento dell'azienda, con sede a Milano, che ha rifiutato tutti i tentativi di conciliazione e ha reso difficilissimo il percorso per il recupero delle spettanze, spingendo gli operai a barricarsi nella fabbrica per far valere le proprie ragioni, ma non dimentichiamo la solidarietà che in quei mesi è arrivata dal territorio, con raccolte alimentari, donazioni da parte delle parrocchie, raccolte fondi avviate dai pensionati del Coneglianese per far fronte alle necessità contingenti specie verso i figli dei lavoratori e delle lavoratrici".

Treviso, 3 ottobre 2012

Cisl Treviso
Ufficio Stampa