12/10/2012

Solidarietà Veneto, dieci anni di multicomparto: +40% netto

13 mila gli iscritti nella Marca, 1630 le aziende associate

Fondo Pensione Solidarietà Veneto, 10 anni di multicomparto: +40%

Ottime performance anche su base trimestrale per il Fondo Pensione regionale promosso dalla Cisl: tre comparti superano il +5 % netto da inizio anno

Treviso - Solidarietà Veneto, il Fondo Pensione regionale attivo dal 1990 e promosso da Cisl e Uil del Veneto, Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Casa e Federclaaii, chiude con un abbondante segno "+" il terzo trimestre del 2012. Tre comparti del Fondo Solidarietà Veneto superano il +5 % netto da inizio anno. Meglio ancora il "Dinamico", che spunta un + 8,6% netto nello stesso periodo. Nel dettaglio, questi sono i rendimenti 2012: piano Garantito Tfr +5,17%, Prudente +5,31%, Reddito +5,41%, Dinamico +8,61%, Tfr +2,86%.

Gli iscritti a Solidarietà Veneto in provincia di Treviso sono quasi 13.000 (12.954) pari a circa il 30% degli associati al fondo pensione regionale; solo Vicenza conta un numero maggiore di lavoratori iscritti. Nella Marca sono circa 9.700 i lavoratori associati che provengono dal settore industria; il settore più rappresentativo, con il 51% degli associati, è quello del legno - costruzioni (settore da cui il fondo pensione veneto, nel 1990, ha iniziato la sua storia) con più di 4.900 iscritti, seguito dal metalmeccanico con 1.995 e da quello moda con più di 1.000 associati, chiude il settore alimentare con circa 700 lavoratori iscritti. In provincia il maggior numero di associati rientra nella fascia d'eta compresa tra i 40 e i 45 anni; l'iscritta più giovane è Greta, nata nel giugno 2011. Complessivamente le donne sono circa il 36%, mentre le aziende associate sono circa 1.630.

Ma settembre 2012 segna un altro importante traguardo per il fondo pensione veneto. Era il settembre del 2002 e Solidarietà Veneto, primo fra i Fondi negoziali italiani, avviava il "multicomparto" (all'epoca con i Comparti Prudente, Reddito e Dinamico). Sono passati 10 anni, durante i quali la finanza mondiale ha vissuto momenti complessi: i guai di casa nostra (Cirio, Parmalat) i pasticci internazionali (Enron, Argentina, Madoff), infine la crisi più recente, partita negli USA con i mutui subprime (2007), esplosa con il fallimento di Lehman Brothers (2008) e trasformatasi in crisi dei titoli di stato europei dal 2010. Due anni, gli ultimi, riscaldati dal "fuoco greco" e che hanno visto il nostro Paese vacillare sotto i colpi dello spread.

Ma Solidarietà Veneto nel DNA ha l'oculatezza e la prudenza dei fondatori e, in questo tormentato periodo, ha realizzato un risultato da incorniciare: tutti i comparti hanno rendimenti netti superiori al 40%. Il "vecchio TFR", parametro di confronto spesso utilizzato, si ferma nel medesimo periodo al 30% circa. Vediamo il dettaglio (settembre 2002 - settembre 2012): Prudente + 40,51%, Reddito + 42,01%, Dinamico + 41,47%, Tfr + 31,60%.

"Si tratta di performance importanti - commenta Franco Lorenzon, segretario della Cisl di Treviso, tra i fondatori di Solidarietà Veneto -, che stanno a significare che anche in momenti di grandi turbolenze finanziarie come quello che stiamo vivendo, si possono ottenere risultati positivi lavorando con competenza e serietà, ponendosi come unico obiettivo quello di garantire la pensione ai lavoratori".

"Numeri brillanti - sottolinea Paolo Stefan, direttore del Fondo - a cui vanno aggiunti i vantaggi 'accessori' di carattere fiscale e contrattuale: tre elementi (investimento, fiscalità agevolata, contributo aggiuntivo aziendale) che fanno della previdenza complementare un percorso di risparmio difficilmente battibile".

"Se è vero che i Fondi Pensione si misurano nel lungo periodo - conclude Vanna Giantin, presidente di Solidarietà Veneto - ecco che il riscontro di dieci anni è, per chi, all'epoca, ha avviato un progetto pensionistico con Solidarietà Veneto, estremamente favorevole". 

 

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Treviso, 12 ottobre 2012

Cisl Treviso

Ufficio Stampa