15/02/2017

Solidarietà Veneto chiude il 2016 con numeri da record a Treviso

Treviso è la provincia “storica” di Solidarietà Veneto; proprio da qui, nel 1990, è infatti iniziata l’avventura del primo fondo pensione contrattuale territoriale italiano promosso da Cisl e Uil del Veneto, Confindustria, Confapi e le associazione artigiane Confartiginato, Cna, Casartigiani e Federclaai. La Marca si conferma seconda provincia in Veneto per numero di lavoratori associati al Fondo, con oltre 13.000 unità.

Anche a Treviso, come in tutte le altre province, il numero di aderenti cresce (+2% circa), frutto anche della presenza capillare del Fondo sul territorio della Marca, con 8 Sportelli Informativi (44 in tutto il Veneto).  Nella provincia, si conferma quale settore più rilevante il LEGNO - COSTRUZIONI, con il 28% degli iscritti.  Rispetto all’anno precedente, i settori che hanno registrato i tassi di crescita più elevati sono: il CHIMICO – VETRO – GOMMA (+6%) e il METALMECCANICO che, con un aumento del 5%, ha raggiunto quota 18% degli aderenti della provincia. In questo settore, tra l’altro, si si aspetta un ancor maggiore sviluppo per il 2017, anche alla luce del recente rinnovo del contratto di lavoro, che ha incrementato la contribuzione destinata alla previdenza complementare: un ottimo vantaggio per chi sceglie i Fondi contrattuali.  Dopo LEGNO – COSTRUZIONI e METALMECCANICO, gli altri settori più rilevanti, per numero di iscritti, sono MODA- TESSILE-OCCHIALERIA con l’8% e ALIMENTARE con oltre il 7%.


La “storicità” di Treviso si manifesta anche nei dati; il settore “ALTRO” ha maggiore rilevanza rispetto alle altre province, in quanto vi è una forte incidenza dei lavoratori che hanno deciso di mantenere la posizione attiva presso il fondo, nonostante abbiano raggiunto il pensionamento o siano in una momentanea fase di sospensione del rapporto di lavoro, a dimostrazione della forte fidelizzazione tra il fondo pensione e il territorio trevigiano.


Dinamica interessante, per quanto riguarda la distribuzione per settore, è senza dubbio quella registrata dall’ambito più particolare, quello dei FAMILIARI A CARICO DEGLI ISCRITTI: +23% rispetto al 2015. A Treviso abbiamo anche registrato un’adesione “last minute”; si tratta di Elena, nata il 9 dicembre dello scorso anno e iscritta a Solidarietà Veneto, meno di un mese dopo, il 30 dicembre.
Si rafforza, dunque, la presenza della previdenza complementare anche nelle famiglie, primo passo per l’avvio di una nuova cultura previdenziale e, più in generale, un ritorno al valore del risparmio. In questo senso, il 2016 ha fatto registrare un’esperienza molto significativa; è quella del piccolo Francesco, di Venezia, iscritto a Solidarietà Veneto, dopo 9 giorni dalla nascita, dal papà Alessandro.
Una scelta quanto mai lungimirante, che il papà commenta così: «Dopo la registrazione all’anagrafe e dal pediatra è stato praticamente automatico pensare al futuro di Francesco. È una scelta che ho condiviso con mia moglie, anche lei iscritta, a cui speriamo di riuscire a dare un contributo costante ogni anno che permetta di creare un discreto capitale. Penso al fondo come ad una forma di accantonamento di capitale sostitutivo del vecchio libretto di risparmio».


L’età media degli iscritti di Treviso, 44,9 anni, supera di poco la media regionale (44,3) e rimane in linea con quella dello scorso anno (45 anni). Si rileva come l’ingresso nel fondo pensione di lavoratori giovani durante il 2016 abbia compensato quasi del tutto il fisiologico innalzamento dell’età media da un anno all’altro.  Ancora una volta si conferma la “storicità” di Treviso che detiene il primato del socio più anziano, che a 80 anni mantiene la posizione presso il fondo pensione.  Le lavoratrici associate a Solidarietà Veneto per la provincia di Treviso sono il 35,6%, mentre i lavoratori rappresentano il 64,4% del totale. Una situazione sostanzialmente in linea a quella delle altre le province (ad eccezione di Belluno) e che rispecchia la distribuzione a livello regionale.

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